Treno sotterraneo Bergamo-Piazza Brembana, sogno o realtà? Se ne parlava già negli anni ’70

Un treno che colleghi Bergamo all'alta valle? Un'utopia per alcuni, un progetto realizzabile per il comitato, che ha messo sul tavolo uno studio di fattibilità per un miliardo di euro.
20 Maggio 2019

Un treno che colleghi Bergamo all'alta Valle Brembana? C'è chi la chiama un'impresa utopistica, ma anche chi pensa che la Valle Brembana abbia le carte in regola per un collegamento di questa portata: un gruppo di cittadini ha scelto infatti di riunirsi in un comitato per pensare concretamente ad una linea ferroviaria sui 40 chilometri che separano il capoluogo di provincia al “capoluogo” dell'Oltre la Goggia, con un intervento che sfiorerebbe il miliardo di euro.

Gli obiettivi che muovono il comitato riguardano, principalmente, il contrasto dello spopolamento delle nostre zone di montagna, favorire l'industria e anche il turismo nei nostri luoghi “di casa”. Traguardi ambiziosi, quelli del gruppo, che conta fra le sue fila diverse personalità: a presiedere il tutto l'ex dirigente del liceo Lussana di Bergamo Cesare Quarenghi. Poi ci sono Giacomo Fustinoni – già presidente dell'ordine degli avvocati di Bergamo – l'ingegnere Sebastiano Moioli, il direttore Litostampa Marco Pagnoncelli, il delegato nazionale di cassa forense Giulio Fustinoni, un insegnante dell'istituto di Zogno Gianandrea Rota, il dirigente Consulting 360 Mauro Andreini, l'architetto Eleonora Guerra, il commercialista Giovanni Ghidelli, l'avvocato Marco Fustinoni, il dirigente Sebastiano Masper ed il veterinario e fondatore di Lussanabasket Alberto Fustinoni.

Il primo step di questo progetto, già discusso dal 2016, è stato fatto: uno studio di fattibilità, firmato dall'ingegnere Moioli – membro del gruppo. Il progetto prevede dunque un treno che colleghi Bergamo a Piazza Brembana, con un tracciato in partenza dalla stazione Fs. Successivamente, la ferrovia imboccherebbe un percorso sotterraneo metropolitano che sbuca sotto il Canto Alto, in zona Valtesse. Un “traforo” dunque, che proseguirebbe con una galleria di 10 chilometri fino all'ultimo tratto seguendo il percorso dell'ex sedime ferroviario, dove ora sorge la ciclovia della Valle Brembana, che dovrebbe trovare nuova casa. Delle sette stazioni previste, una a Zogno – Camanghé, una ad Ambria, due a San Pellegrino, due a San Giovanni Bianco (ospedale e centro paese) ed infine a Piazza Brembana. Corsi e ricorsi storici, verrebbe da dire: già negli anni '70, infatti, venne proposto un progetto simile

La cifra è da capogiro: 965 milioni di euro. “Qui occorre fare qualcosa e farlo in fretta, se va avanti così la valle muore” ha dichiarato il comitato a L'Eco di Bergamo. Anche sul progetto della TEB, la tranvia che collegherà Bergamo a Villa d'Almè, il gruppo ha le idee chiare: “La premessa è che noi siamo aperti a tutte le ipotesi che migliorino i collegamenti con la valle, per cui ben venga la Teb. Ma a nostro avviso il tram non migliorerà la vita di chi abita l'alta valle: un conto è un mezzo di trasporto di tipo urbano, come il tram, un contro è il treno”. Con questo nuovo progetto, infatti, i tempi per raggiungere paesi come Piazza Brembana e Lenna si ridurrebbero sensibilmente: per percorrere il tratto da Zogno a Bergamo ci si metterebbe solo 6 minuti, 14 invece da San Pellegrino a Bergamo e 49 da San Pellegrino a Milano.

I soci, che hanno già incontrato le realtà aziendali della valle come Sanpellegrino e Unicalce, hanno fatto visita anche a rappresentanti istituzionali, come anche l'assessore regionale alle Infrastrutture, trasporti e mobilità sostenibile Claudia Terzi, oltre che i sindaci del territorio. L'obiettivo ora è un tavolo di discussione, per stipulare un protocollo d'intesa e dare concretamente il via al progetto.

(Fonte Immagine: Ilturista.info)


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