Turismo: in Valle Imagna pernottamenti più lunghi, in Val Brembana più turisti

Più turisti hanno visitato le nostre valli nell'arco del 2018? La risposta è: sì e no. L'anticipazione del rapporto annuale sui flussi turistici fornita dall'Osservatorio Turistico Provinciale rivela un trend opposto fra Valle Imagna e Brembana.
9 Aprile 2019

Più turisti hanno visitato le nostre valli nell'arco del 2018? La risposta è: sì e no. L'anticipazione del rapporto annuale sui flussi turistici fornita dall'Osservatorio Turistico Provinciale di via Tasso rivela un trend opposto fra Valle Imagna e Brembana: nella prima si registra infatti un numero di turisti inferiore rispetto al 2017, ma pernottamenti più lunghi, mentre nella seconda ci sono più visitatori, che soggiornano però per meno tempo rispetto allo scorso anno.

L'elaborazione, a cura dell’Osservatorio Turistico della Provincia di Bergamo su dati raccolti per ISTAT “Rilevazione sul movimento negli esercizi ricettivi” e “Capacità degli esercizi ricettivi”, fornisce un'immagine chiara del flusso turistico in bergamasca per l'anno 2018. I dati sono classificati in “arrivi” e “presenze”: gli arrivi sono il numero di clienti ospitati nelle strutture ricettive – ossia i turisti – mentre le presenze sono il numero di notti trascorse nelle strutture, cioè i pernottamenti. La zona delle Orobie bergamasche, comprensiva delle tre Valli Brembana, Imagna e Seriana risulta soffrire di un calo nel numero dei pernottamenti, pari a -4,2% rispetto ai numeri del 2017, mentre registra una flessione, seppur lieve, in termini di arrivi con -0,8% confrontato all'anno precedente.

Nello specifico, la Valle Imagna ha registrato un trend positivo in termini di presenze, con una flessione del 2,1% rispetto al 2017, ma con un calo pari al -0,2% di turisti arrivati. In Valle Brembana, invece, lo studio mostra un aumento di arrivi dello 0,4% in più, ma un brusco calo di pernottamenti: -9,8% in confronto al 2017. Questi dati sulle nostre Valli rivelano dunque che in Valle Imagna i turisti sono meno, ma tendono a fermarsi più giorni, probabilmente grazie alla nascita di nuove strutture ricettive come, ad esempio, i Bed&Breakfast, mentre in Valle Brembana si verifica l'opposto, ossia più viaggiatori la scelgono come meta turistica ma si fermano a passare la notte di meno. Per quanto riguarda la Valle Seriana, Val di Scalve e Altopiano Selvino si registra invece un calo in entrambi i fronti: gli arrivi sono diminuiti del -1,6% e così anche i pernottamenti, -2,5% rispetto al 2017. Per fare un paragone con la città, a Bergamo si rivela un aumento del 2,3% delle presenze rispetto al 2017, ma solamente lo 0,3% in più di arrivi.

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Ma da dove provengono i turisti che decidono di soggiornare fra le nostre bellezze naturali? Germania, Francia e Spagna sono i maggiori Paesi di provenienza, in termini di presenze, dei turisti stranieri che scelgono di pernottare in tutta la Bergamasca (rispettivamente 118.639, 72.953 e 67.828). Israele, Ucraina, Polonia e Romania risultano essere i Paesi di provenienza dei turisti stranieri che hanno registrato il maggior incremento in termini di presenze: ciascuno dei 4 Paesi ha registrato un incremento di circa 11.000 presenze rispetto al 2017.

In Valle Imagna, i turisti italiani registrati nel 2018 sono pari a 19.104 mila, il 1,3% in più rispetto all'anno precedente, mentre gli stranieri 13.254 – in leggero aumento dello 0,5%. Per quanto riguarda i pernottamenti, gli italiani in Valle Imagna sono stati 34.620 mila (2,8% in più), gli stranieri 25.059, in aumento del 2,2%. In Val Brembana, invece, i numeri sono leggermente più preoccupanti: i turisti italiani sono 48.414 mila, l'1,3% in più rispetto al 2017, ma in termini di pernottamenti si verifica un drastico calo con -8.6%. Numeri negativi anche per quanto riguarda il turismo straniero, che ha visto solo 8.772 arrivi, in calo del -4,5%, e una brusca diminuzione dei pernottamenti, -15,5% con 21.897 presenze. In Valle Imagna, dunque, sia turisti italiani che esteri sono aumentati di numero, mentre in Valle Brembana nel 2018 si è verificato un calo da entrambi i fronti.

“I numeri contenuti in questa anticipazione confermano ancora una volta il consolidamento di un processo virtuoso che si è innescato negli ultimi anni – commenta il consigliere provinciale delegato al Turismo Claudio Bolandrini, parlando di tutto l'ambito della bergamasca – Di assoluto rilievo anche il continuo aumento della componente di turismo internazionale: ormai possiamo quasi dire che un turista su due è straniero, fenomeno rispetto al quale giocano certamente un ruolo determinante l'adeguamento dell'offerta turistica e l’Aeroporto di Orio al Serio”



(Fonti immagini in evidenza: fondoambiente – bergamogreen – visitbergamo)

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