Raimondo Balicco, tre staffette tra lago e montagna per ricordarlo: c’è anche la sua Mezzoldo

Una staffetta per i runner che prediligono la montagna, una per gli stradisti sulla riva dei due laghi, e infine quella per ricordare il commissario tecnico Raimondo Balicco nella sua Mezzoldo.
11 Giugno 2020

Una staffetta per i runner che prediligono la montagna, una per gli stradisti sulla riva dei due laghi, e infine quella per ricordare il commissario tecnico Raimondo Balicco nella sua Mezzoldo. Così l’Atletica Paratico affronta il weekend del 13 e 14 giugno. Un gesto che segna la viva e vivace ripartenza – nel rispetto delle normative – dell’attività societaria.
 
Chiariamolo subito – fanno sapere dall'Altetica Paratico: “non si tratta di una gara. Ma di un allenamento – riservato esclusivamente agli atleti tesserati per l’Atletica Paratico – in autonomia e autosufficienza. Con tre percorsi fra cui scegliere, suddivisi su due giornate, che si snodano nelle province di Brescia e Bergamo”.
 
Staffetta Paratico Mezzoldo 

Si comincia sabato, con la Paratico – Mezzoldo – Ca’ San Marco. Circa 90 chilometri distribuiti in nove frazioni mediamente composte da due atleti ciascuna. Il via alle ore 6.00 di mattina e arrivo stimato intorno alle ore 14.30. Una volta giunti a Mezzoldo, si farà una sosta al cimitero del paese. Qui si ricorderà, con una preghiera e la deposizione di un mazzo di fiori, lo scomparso Raimondo Balicco, commissario tecnico della nazionale di corsa in montagna, storico amico dell’Atletica Paratico. Sarà don Franco Torresani, atleta trentino della Val di Non, in servizio come parroco nella città di Arco, tesserato per l’Atletica Paratico, a celebrare il ricordo dell’amico Balicco.

 
Infine, dal cimitero, prenderà il via l’ultima frazione della giornata, ricalcando il percorso della Mezzoldo Ca’ San Marco, gara d’agosto – una classica della corsa in montagna – organizzata, da alcuni decenni a questa parte, proprio da Balicco e dagli Alpini di Mezzoldo lungo la via Priula. L’itinerario della staffetta: Paratico, Castelli Calepio, Montello, Scanzorosciate, Sorisole, Zogno, San Giovanni Bianco, Lenna, Mezzoldo, Passo San Marco.

 

Staffetta dei due laghi

 Domenica alle ore 7.00 da Paratico scatta la staffetta dei due laghi, una novantina di chilometri andando ad abbracciare Lago d’Iseo e Lago di Endine, con frazioni di 10 chilometri ciascuna. L’itinerario della staffetta: Paratico, Iseo, Marone, Pisogne, Lovere, Riva di Solto, Solto Collina, Monasterolo del Castello, Zandobbio, San Giovanni delle Formiche, Villongo, Sarnico, Paratico.
 
Staffetta del lago in cresta

 L’itinerario dedicato a chi ama la montagna è una sorta di omaggio ad alcune delle più note gare off road vista lago. Avvio alle prime luci dell’alba (ore 5.30) da Paratico e arrivo in orario serale, intorno alle 20.30. Un continuo di salite, creste e discese ad eccezione dei 4 km di trasferimento in piano da Pisogne a Costa Volpino, per un totale di 4600 metri di dislivello positivo.
 
L’itinerario della staffetta: Paratico, Provaglio d’Iseo, Nistisino, Croce di Marone, monte Guglielmo, Zone, cima Trenta Passi, Pisogne, Costa Volpino, Poltragno, Fonteno, Cargadura, Dedine, monte Bronzone, Forcella di Sarnico, Paratico.


 
«È sempre presente nella nostra memoria Raimondo Balicco – raccontano dall’Atletica Paratico –, amico sin da quando era responsabile della squadra della Forestale e commissario tecnico della nazionale. Balicco ha dato tanto al movimento della corsa in montagna, portandolo a un passo dalle Olimpiadi. Di poche parole, persona seria e competente e di grande umanità».
 
Il prete volante don Franco Torresani, che annovera, nel suo ricco palmarès, tre argenti conseguiti nei campionati italiani assoluti (1998 – 2001 – 2002) proprio alle spalle della Forestale guidata da Balicco, ha guadagnato varie vittorie e piazzamenti alla Mezzoldo Ca’ San Marco, alla quale cercava di non mancare mai.

«Quando mi è pervenuta la proposta del grande capo dell’Atletica Paratico Ezio Tengattini – dice don Torresani – di concludere la staffetta a Mezzoldo con un momento di preghiera e la benedizione proprio su quel cimitero dove, dopo tante fatiche, riposa Raimondo Balicco, è stato per me motivo innanzitutto di gratitudine. Per i risultati tecnici di altissimo spessore che ha ottenuto, che hanno fatto apprezzare la corsa in montagna nel mondo. Ma soprattutto per l’umanità, l’amicizia, la professionalità, i valori che, dietro un temperamento all’apparenza un po’ burbero, trasmettevano una vita dedicata realmente anima e corpo al bene del suo territorio e della comunità.

In attesa di ricordare Raimondo con i saluti ufficiali, quello di sabato 13 giugno con la staffetta promossa da una società, l’Atletica Paratico, che ha sempre collaborato da vicino con Balicco, sarà un semplice, ma anche doveroso momento di condivisione. A maggior ragione doveroso, dopo questi mesi drammatici in cui tante persone, compreso Balicco, al termine di una vita dedicata agli altri ci hanno lasciato nella solitudine».

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