Vaccino coronavirus, a settembre per medici e forze dell’ordine. In Inghilterra primi test a fine aprile

Dal sito ufficiale del Ministero della Salute arriva la notizia che un primo vaccino sperimentale sarà disponibile in Italia già da settembre in modalità d'uso compassionevole per forze dell'ordine e personale sanitario.
15 Aprile 2020

Dal sito ufficiale del Ministero della Salute arriva la notizia che un primo vaccino sperimentale sarà disponibile in Italia già da settembre in modalità d'uso compassionevole per forze dell'ordine e personale sanitario, ma per la produzione su larga scala ci vorrà molto più tempo. I primi test già a fine aprile in Inghilterra.

Nel giorno in cui l'Organizzazione Mondiale della Sanità – si legge in una nota del Ministero – ammette che solo un vaccino potrà interrompere definitivamente la trasmissione del coronavirus, dall'Italia arriva la speranza di una scoperta scientifica in tempi rapidi.  L'azienda italiana Advent IRBM di Pomezia e lo Jenner Institute della Oxford University hanno, infatti, annunciato che inizieranno a fine aprile in Inghilterra i test accelerati del prototipo di vaccino anti Covid-19 su 550 volontari sani.

Normalmente i tempi medi per arrivare ad immettere un vaccino sul mercato sono di 2-3 anni, ma, a fronte dell'esigenza di arrivare quanto prima ad una soluzione sicura ed efficace, l'azienda di Pomezia ha deciso di “passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull'uomo ritenendo – spiega l’amministratore delegato Pietro Di Lorenzosufficientemente testata la non tossicità e l'efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio ottenuti e definiti particolarmente buoni”. 

Il vaccino potrà essere disponibile già da settembre in modalità d'uso compassionevole per agenti delle forze dell'ordine e personale sanitario, ma sarà necessario molto più tempo perché possa essere disponibile su larga scala per la popolazione.

“E’ in fase finale la trattativa – dichiara Di Lorenzoper un finanziamento con un pool di investitori internazionali e vari governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino”. Al momento l’azienda sta predisponendo i report scientifici da inviare all'Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

Quello italo-britannico non è comunque l'unico prototipo di vaccino in corsa. Sono infatti cominciati, e hanno dato primi risultati positivi, i test preclinici di cinque candidati vaccini italiani contro il coronavirus condotti dall'azienda Takis. Complessivamente, sono oltre 50 i progetti allo studio nel mondo per arrivare ad un'immunizzazione efficace contro il SarsCov2.

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