A Roncobello la scuola primaria chiuderà: nessun nuovo iscritto. Santa Brigida in attesa

La conferma pare essere ufficiale: a partire dal prossimo settembre, la scuola primaria di Roncobello chiuderà i battenti. Quella di Santa Brigida, invece, è in attesa ma potrebbe essere salva.
13 Maggio 2020

La conferma pare essere ufficiale: a partire dal prossimo settembre, la scuola primaria di Roncobello chiuderà i battenti. Nessun bambino si è iscritto per il prossimo anno scolastico, e nove sono quelli che frequentano l'attuale, cinque dei quali in quinta elementare. I restanti quattro alunni sono già stati iscritti alla scola di Piazza Brembana, che già accoglie anche gli alunni provenienti dai paesi limitrofi – Valnegra e Moio de' Calvi. L'ipotesi della chiusura non arriva come un fulmine a ciel sereno: se ne parlava infatti già da tempo, agli inizi del 2019 quando l'allora sindaco Andrea Milesi aveva sottolineato la mancanza fisiologica di nuovi iscritti, che avrebbe potuto far crollare in via definitiva il numero dei piccoli alunni.

E così è accaduto, il tutto ovviamente come conseguenza del grave problema dello spopolamento dei borghi montani come Roncobello, senza contare la natalità che cola sempre più a picco. Nel 2016 era stato anche il turno dell'unico asilo del paese. “Allora la chiusura dell'asilo ci lasciò di sorpresa – ha commentato il sindaco del paese, Ilaria Rovelli, a L'Eco di BergamoAllo stop delle elementari, invece, stante i numeri bassi, eravamo preparati, ma resta comunque un brutto colpo per il paese e l'alta valle”.

Si era parlato però qualche mese fa di una seconda scuola primaria a notevole rischio chiusura: è quella di Santa Brigida, che invece sembrerebbe aver trovato un punto di equilibrio. Gli alunni attuali sono 13, che scenderanno di due il prossimo anno scolastico. Di fatto, quindi, gli iscritti di settembre sono ben 11: dentro i numeri per un soffio, considerando che la legge italiana ne prevede un minimo di 10 nelle aree montane. “Abbiamo avuto ancora un confronto con il dirigente provinciale Patrizia Graziani – hanno fatto sapere dal Comune – E a parole ci è stato detto che sarebbe stato fatto tutto il possibile per tenere aperto il plesso scolastico. A oggi non abbiamo alcuna comunicazione di chiusura, quando ormai mancano meno di quattro mesi all'apertura dell'anno scolastico. L'auspicio, quindi, è che si possa continuare”.

L'emergenza sanitaria potrebbe essere un punto chiave che permetterebbe di salvare una scuola poco popolata come quella di Santa Brigida. “Ovvio che il distanziamento tra i bambini è più facile nei piccoli plessi, come quelli montani – ha commentato Jonathan Lobati, sindaco di Lenna e presidente della Comunità Montana Valle Brembana – Forse anche per questo la situazione è rimasta in sospeso, in attesa di sapere le indicazioni ministeriali. Potrebbe essere la rivincita dei piccoli plessi”.

Il futuro è ancora incerto per le scuole di montagna, ma si vocifera già da tempo sull'istituzione di un polo scolastico 0-6 anni a Lenna. Qui verrebbero accolti, oltre ai bimbi dell'infanzia del paese, anche quelli provenienti dai Comuni vicini, ovvero le scuole dell'infanzia di Valnegra e Piazza Brembana, mentre gli alunni delle primarie di Lenna si trasferirebbero a Piazza. Sembrerebbe ovvia quindi anche la chiusura ed il trasferimento dell'asilo di Valnegra e del nido comunale, gestito dalla Cooperativa In Cammino, proprio a favore del nuovo polo.

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