Dopo Zogno anche San Giovanni vuole la sua variante: se ne parlava già nel 1995

Per completare il puzzle della viabilità in Valle Brembana, mancherebbe la realizzazione di una variante in galleria di San Giovanni Bianco, un progetto di cui si parlava già dal 1995.
29 Settembre 2020

La variante di Zogno è in via di realizzazione, eppure non si tratta dell'ultimo tassello che completa il puzzle della viabilità in Valle Brembana. A mancare all'appello è la realizzazione di una variante in galleria di San Giovanni Bianco, un progetto di cui si parlava già dal 1995 e che ora ha la possibilità di tornare nuovamente in capo all'Anas e trovare posto, finanziariamente parlando, nei fondi europei legati al Coronavirus del “Recovery Fund”. San Giovanni Bianco è uno dei nodi cruciali della ex SS470, spesso teatro di lunghe code che si formano soprattutto in estate o durante festività ed eventi nel centro urbano.

La storia della variante di San Giovanni Bianco – Non è una novità: se ne parlava già dal 1995, quando l'Anas iniziò a valutare il tracciato migliore e a stimarne i costi. Allora, si parlava di 250 miliardi di lire. Una decina di anni dopo, dal 2006 al 2008, l'allora primo cittadino di San Giovanni Oscar Mostachetti e la sua giunta realizzarono uno studio di fattibilità dell'opera, modificandone percorso (più corto) così che fosse meno costoso.

Studi geologici furono fatti, valutazioni del terreno – in particolare nelle zone di Fuipiano al Brembo e Cornalita – anche. Lo studio, dal costo stimato di 40 milioni di euro – cifra importante ma pur sempre frutto di un progetto ora vecchio di dieci anni – fu consegnato alla Provincia, che nel frattempo aveva assunto la competenza dell'arteria brembana.

Il percorso della variante – Dal percorso complessivo di 2.300 metri, la partenza sarebbe dovuta essere in località Tre Croci, sulla sponda destra del fiume Brembo. Una rotatoria avrebbe portato poi al tratto successivo di circa un chilometro, a monte dell'ex ferrovia; all'altezza della ditta Smi, poi, la prima galleria di 200 metri, seguita da trenta metri di strada a cielo aperto e poi una seconda galleria sotto Monterosso, di 850 metri.

Successivamente la strada avrebbe dovuto percorrere un ponte sul torrente Enna, incontrando poi lo svincolo per la Val Taleggio, lungo la strada per Roncaglia. Infine un'ultima galleria di 120 sotto Corna Albana avrebbe terminato la variante nei pressi del sentiero che porta a Oneta e oggi al nuovo ponte in costruzione sul Brembo, che dovrebbe essere pronto a cavallo fra il 2020 ed il 2021.

Da gennaio la 470 è tornata di interesse nazionale e di competenza Anas – ha spiegato Marco Milesi, sindaco di San Giovanni Bianco, a L'Eco di Bergamo – quindi ho chiesto, tramite la Provincia, che la progettazione della variante in galleria e la sua realizzazione trovino posto nella programmazione pluriennale dell'ente statale ed eventualmente che si trovino i fondi nel Recovery Fund”.

(Fonte: L'Eco di Bergamo | Fonte immagine in evidenza: rbbg.it)

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