Scomparso da S.Giovanni da oltre tre mesi, l’appello dei familiari a ”Chi l’ha visto?”

Sono passati poco più di tre mesi dalla sua scomparsa, ma di Vincenzo Giglia ancora nessuna traccia. Diversi gli appelli lanciati nel corso dei mesi dalla famiglia, l'ultimo dei quali trasmesso dalla nota trasmissione televisiva “Chi l'ha visto?”.
7 Ottobre 2021

Sono passati poco più di tre mesi dalla sua scomparsa, ma di Vincenzo Giglia ancora nessuna traccia. L'uomo, un 65enne di Verdello, si trovava nella sua baita sopra San Giovanni Bianco, nella frazione di San Pietro d'Orzio dove si era trasferito da qualche mese.

L'ultimo contatto con i figli il 27 giugno, poi più nulla: i soccorritori lo hanno cercato invano per diverse settimane, dopo l'appello lanciato proprio dagli stessi figli il 3 luglio. La prolungata assenza non era stata vista come sospetta visto il carattere piuttosto riservato dell'uomo.

Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Soccorso Alpino ed il Nucleo Unità Cinofile, supportati dai cari del 65enne e da alcuni amici giunti fin da Verdello, hanno passato al setaccio ogni anfratto, dai centri abitati alle strade vicine, fino ai boschi, scarpate, fossi e corsi d'acqua, anche con i droni. Diversi gli appelli lanciati nel corso dei mesi dalla famiglia, l'ultimo dei quali trasmesso dalla nota trasmissione televisiva “Chi l'ha visto?” e andato in onda nella serata di ieri, mercoledì 6 ottobre, su RAI 3.

 

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All'interno del programma sono emersi nuovi indizi e congetture circa la scomparsa del 65enne, che è stato descritto come un uomo mite e riservato, sempre in cerca di tranquillità. Nella sua baita sopra San Giovanni Bianco si occupava di un appezzamento di terra, producendo carbone che vendeva. Recentemente aveva trovato lavoro come falegname e, come ha raccontato il figlio Angelo, pare avesse avuto una discussione con un collega proprio qualche giorno prima della scomparsa e che a causa del litigio fosse tornato a casa prima della fine del turno lavorativo.

Vincenzo Giglia è stato avvistato in zona fino a domenica 27 giugno, data della scomparsa. Nella sua baita i famigliari hanno trovavo alimenti e bibite appena acquistati ma ancora sigillati, come se la sua assenza dovesse essere soltanto momentanea. Ipotesi avvalorata dalla presenza in loco della sua auto, chiusa e parcheggiata, al cui interno sono stati ritrovati soldi e documenti. Vicino alla baita la sua motosega, scarica e appoggiata senza custodia. Ad oggi di Vincenzo Giglia ancora nessuna traccia, ma la sua famiglia vuole vederci chiaro su questa insolita scomparsa: l'ipotesi è che il 65enne si trovi ancora in zona.

Per vedere il servizio completo clicca qui, al minuto -1:18:18.

(Fonte: bergamonews.it)

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