”Stavolta non guardo e passo, teniamo pulita la Valle”, a Zogno quattro amici puliscono i sentieri

Lorenzo, Federica, Nicola e Sara hanno dato vita al progetto chiamato “Clean Up The Valley” e ora l'obiettivo è coinvolgere più persone possibile
15 Aprile 2021

Il 27 marzo quattro giovanissimi ragazzi della Valle Brembana – Lorenzo Nisoli (20 anni), Federica Rubis (18 anni), e Sara Nisoli (24 anni), tutti di Zogno e Nicola Boffelli (20 anni) di San Giovanni Bianco – hanno dato vita a un progetto chiamato “Clean Up The Valley”, tradotto: “Pulire la Valle”.

È Lorenzo, studente di economia aziendale all’Università degli Studi di Bergamo, a parlarci della loro iniziativa: “Tutto inizia un giorno come un altro: una corsa da Zogno a Sant’Antonio sul sentiero 505B partendo da Via San Bernardino. La primavera è alle porte e non vedo l’ora di scrollarmi di dosso l’inverno. Imbocco il sentiero e nei pressi del cantiere per la Variante trovo uno stendino, poco sopra un 'cimitero' di fazzoletti, bottiglie di birra, tra i rovi una rete arancione da cantiere. Stavolta no, non guardo e passo. Segnalo. Scrivo un messaggio a Sara, mia sorella. Continuo la passeggiata – al ritorno magari raccoglierò qualche bottiglia – penso. Ma più salgo e più la situazione peggiora: lattine, un tappeto di un’automobile e mascherine. Niente, mi fermo. Raccolgo. Riempio due borse… e lo stendino?  Non posso lasciarlo lì, chiedo aiuto. Mi raggiunge Sara e, in auto, portiamo il tutto in discarica. Tre semplici passaggi: Segnalare, Raccogliere e Condividere. Da qui l’idea di creare un canale per facilitare la partecipazione di tutti!”.

CleanUpTheValley nasce proprio per aiutare questi ragazzi a pulire i sentieri della Valle Brembana, e ha come obiettivo quello di mobilitare la comunità partendo da loro ragazzi, affinché si possa risolvere un grande problema che accomuna tutte le zone di montagna: i rifiuti abbandonati nei sentieri.

“In concreto si tratta di un canale social (Instagram e Facebook ) al quale tutti possano segnalare luoghi da ripulire. La pagina ha una funzione di amplificatore che, condividendo la segnalazione, permette a più persone di essere messe a conoscenza del problema e, di conseguenza, di attivarsi autonomamente o di aderire ad una delle squadre di raccolta organizzate da noi!”, ci raccontano i ragazzi entusiasti.

Per quanto l’iniziativa sia nata da poco, i ragazzi hanno già ricevuto un ottimo riscontro sulle loro pagine Instagram e Facebook. E la cosa che li rende molto felici, è che tra le persone che li seguono, molti siano ragazzi che, come loro, sono amanti della natura. Il team ci spiega poi il motivo che li ha spinti a dare vita a questa iniziativa: “Abbiamo dato vita a questa iniziativa perché non possiamo rassegnarci. Siamo sempre più tristemente abituati ad accettare la quantità di rifiuti abbandonata in montagna.

Ci siamo abituati a vedere mozziconi per terra, borse e bottiglie di plastica impigliate tra i rami, bottiglie e lattine che diventano un tutt’uno con la terra. È la rassegnazione a questa situazione, della quale siamo tutti causa e al tempo stesso soluzione, che ci immobilizza. Ci sentiamo impotenti perché “tanto non cambierà nulla”. Non è così. Tutti abbiamo bisogno di un segnale forte che ci lasci senza alibi – ci raccontano, per poi proseguire – Se tutti continueremo a guardare e passare e a non agire, a mantenere quell'atteggiamento indifferente che ci rassicura distanziandoci dal problema, è ovvio che non cambierà nulla, per cui eccoci qui!”.

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La situazione ambientale riguardo ai rifiuti è molto più preoccupante di quanto immaginassero: “Oltre ai normali rifiuti sui sentieri, sono presenti vere e proprie discariche abusive dopo le persone si sentono legittimate a gettare rifiuti dal fatto che ce ne sono già altri invece che portarli nelle piazzole ecologiche del paese. Ovviamente non si tratta di un problema che preoccupa solamente la Valle Brembana, ma l'intero pianeta, non a caso per i nostri primi passi abbiamo fatto riferimento ad una associazione che lavora per la pulizia delle spiagge di Miami”, ci spiegano.

Tutti possono contribuire in diversi modi, anche i più piccoli, per supportare questa iniziativa. Raccogliendo i rifiuti che si incontrano durante le proprie passeggiate, partecipando alle uscite organizzate dal team (quando si potrà), segnalando la zona dove si trovano i rifiuti.

“Le nostre tre parole chiave sono: segnala, raccogli e condividi! Per chi non ha tempo o non ha con lui il necessario per raccogliere, è importante SEGNALARE, così che le persone volontarie, che offrono la loro disponibilità per la raccolta sulla nostra pagina, possano intervenire e pulire il luogo segnalato! Momentaneamente, data l’impossibilità di organizzare squadre di raccolta, ciascuno con una piccola borsa può aiutare durante le sue camminate nei sentieri, e RACCOGLIERE ciò che trova! (Non resterà mai con la borsa vuota!)  In ogni caso, sia che lo si faccia individualmente che in un gruppo ristretto, è importante CONDIVIDERLO, sia per dare il giusto esempio sia per mostrare l’effettiva situazione della valle, riguardo ai rifiuti”, ci spiegano i ragazzi del team.

Chiunque può segnalare, nel caso in cui non abbia e po di raccogliere da solo l’immondizia, in tre semplici modi:

  • scrivendo nell’apposito box delle Stories di Instagram;

  • tramite messaggio privato via Instagram e Facebook;

  • Taggandoli nelle Stories di Instagram.

Sui loro canali social inoltre è possibile trovare dei sondaggi, dei quiz e delle challenge per restare attivi. Il loro obiettivo, come ci spiegano Federica e Sara, è quello di coinvolgere e mobilitare le persone di tutta la Valle. Questa è un’iniziativa che può raggiungere grandi traguardi solo se diventa un lavoro di squadra!

Infine, è Nicola a confidarsi con noi: “Un nostro sogno nel cassetto è di poter, in futuro, creare un vero e proprio sistema di riciclaggio, riportando in vita il rifiuto per quanto possibile, e quindi, chi lo sa, poter stringere delle collaborazioni con aziende virtuose che appoggino il nostro operato. E, come detto prima, anche durante una passeggiata, ognuno può fare la differenza! E con ‘ognuno’ intendiamo anche i più piccoli, per i quali pensiamo che questo tipo di attività possa essere divertente ma soprattutto educativa”. 

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