1900 km in sella ad una Vespa: c’è un almennese sul podio della Milano-Taranto

Nella 33esima edizione della storica corsa motociclistica Milano. Taranto c'è anche un valdimagnino (d'adozione) al suo debutto sul podio: è Pier Fabrizio Donadonibus, di origine friulana ma da anni residente ad Almenno San Bartolomeo.
8 Agosto 2019

1.900 chilometri, 6 tappe e più di 200 partecipanti: questa è, in sintesi, la 33esima edizione della storica corsa motociclistica Milano – Taranto, istituita nel lontano 1937 che quest'anno si è svolta dal 7 al 13 luglio. E nell'edizione 2019 c'è anche un valdimagnino (d'adozione) al suo debutto sul podio: è Pier Fabrizio Donadonibus, di origine friulana ma da anni residente ad Almenno San Bartolomeo. Per lui, in gara con i colori del Vespaclub Bergamo, il secondo posto nella categoria Storica, classe Scooters con la sua fidata Vespa GS 150 VS1 del 1955.

Obiettivo della gara è arrivare a Taranto cercando di rispettare il più possibile la tabella (tempistica) di marcia, osservando e vivendo nel frattempo l'Italia in ogni suo paesaggio e sfumatura durante i sei giorni di viaggio. Ma più che una semplice gara, per Pier Fabrizio è stata una passeggiata nel tempo, vissuta insieme alla sua storica vespa e alle numerose persone incontrate durante il viaggio, dal più giovane di 20 anni alla signora più anziana di 88, in sidecar insieme al figlio.

Ho scelto di partecipare perché era da molti anni che volevo provare l'esperienza – spiega Donadonibus – anche se sono quasi 10 anni che faccio gare di regolarità. La bellezza della Milano – Taranto è che tu vivi un film degli anni '50: vedevo per strada i ricordi di mio padre e mio nonno, come se riuscissi ad osservare l'Italia di 40 anni fa. Conosci persone che ti raccontano la loro vita in moto e nonostante sia una competizione dura e sfiancante, dal punto di vista umano ed emozionale è un'esperienza unica”.

Un'avventura condivisa, fra aneddoti, risate, ricordi e banchetti offerti nelle piazze dai residenti, uniti dalla passione prima che dal marchio della moto. Ma tutti quei chilometri macinati in sella alla sua Vespa hanno portato anche degli inconvenienti, che hanno però dato vita a piccole avventure e altri ricordi piacevoli da portarsi a casa e custodire gelosamente.

Sono stati diversi i mezzi che si sono guastati durante la gara, tanto che si è dovuto noleggiare un secondo carroscopa per trasportarli – racconta Donadonibus – Anche la mia Vespa, purtroppo, ha avuto dei problemi: si è rotta la vite di supporto motore. Durante la notte ho lavorato insieme al meccanico di gara Mario Terzigni, che con un abile lavoro di saldatura è riuscito a ripristinare il mio mezzo. Grazie a lui sono riuscito a fare gli ultimi chilometri rimanenti”. Ovviamente, la sicurezza sempre al primo posto. “Bisogna sempre utilizzare l'attrezzatura giusta e corretta – spiega – è importante essere preparati fisicamente ma anche mentalmente e usare la testa”.

Soddisfatto del risultato di Pier Fabrizio anche il sindaco di Almenno San Bartolomeo Alessandro Frigeni. “È una grande soddisfazione che un nostro concittadino almennese abbia raggiunto questo bel risultato in questa importante competizione sportiva – ha commentato – Sono diversi gli sportivi almennesi che nei vari sport si sono messi in luce con risultati importanti anche a livello regionale e a livello nazionale, sintomo di una vitalità dal punto di vista sportivo, dell'interesse verso lo sport del nostro paese molto significativa”

Come Consigliere delegato allo Sport di Almenno S. Bartolomeo, porgo le più sincere congratulazioni a Pier Fabrizio Donadonibus a nome di tutta l'amministrazione – aggiunge il Consigliere delegato Vittorio Oberti – Per un comune di medio-piccole dimensioni come il nostro, è sempre un onore e un piacere avere un concittadino in grado di raggiungere risultati di spicco a livello nazionale e internazionale nello sport o in altre discipline, e un secondo posto all'esordio in una corsa motociclistica evocativa ma molto dura e provante come la Milano-Taranto lo è senz'altro. Colgo inoltre l'occasione per ricordare a tutti l'importanza di una corretta e costante pratica sportiva per la nostra salute e per il nostro benessere psico-fisico, sperando che l'impresa di Pier Fabrizio funga anche da esempio e da sprone per chi ancora, purtroppo, trascorresse una vita dannosamente sedentaria”.

Donadonibus ha gareggiato portando i colori del Vespaclub Bergamo, storico club di appassionati della mitica moto che ha fatto la storia d'Italia, di cui Pier Fabrizio è anche un consigliere. Quella del valdimagnino (d'adozione), inoltre, si tratta di un modello sportivo particolare“il sogno di tutti i vespisti di allora” aggiunge. Dopo questa esperienza, ricca di emozioni positive e ricordi, l'obiettivo è partecipare nuovamente in futuro, sempre in sella all'amata Vespa – ovviamente.

È un'esperienza eccezionale, in futuro ne farò altre – conclude Donadonibus – In questa settimana mi sono sentito un altro: non esiste coppa o premio che possa pagare le emozioni che ho provato stando insieme a queste persone. Lì ho vissuto quello che, secondo me, dovrebbe essere il rapporto vero fra esseri umani, la vita dovrebbe essere sempre una Milano – Taranto. Oggi non si comunica più gli uni con gli altri, si scrive e basta: la vita, invece, è lo spirito che accompagna questa gara e se si vivesse così ogni giorno tutto sarebbe sicuramente più bello e colorito”.

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