Distanze Ravvicinate entra nel vivo: caffè sociale per over 65 a S.Omobono e Paladina

Ha preso il via il progetto Distanze Ravvicinate nei territori dell’Ambito Valle Imagna - Villa d’Almè, prime concretizzazioni il caffè sociale a Paladina presso Pasticceria Bonati e a S.Omobono presso Servizio Stare in Valle.
29 Novembre 2019

Ha preso il via da diversi mesi il progetto Distanze Ravvicinate che nei territori dell’Ambito Valle Imagna – Villa d’Almè si propone di realizzare azioni concrete per sostenere le fragilità che ogni famiglia può incontrare nel proprio percorso, nell’educazione dei figli, nella cura di un genitore anziano o di una persona disabile, in situazioni di difficoltà economica.

Mercoledì 27 novembre si è tenuto un incontro per presentare le prime azioni che si stanno concretizzando sul territorio. Ha aperto i lavori Gianbattista Brioschi, presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’Ambito: “Distanze ravvicinate è il risultato concreto di un vero lavoro di rete, difficile e complesso, ma di grande importanza, che ha riunito attorno agli stessi obiettivi soggetti capaci di fare un passo indietro nella propria individualità per promuovere un’azione condivisa”.

“Come amministratore – prosegue Massimo Bandera, presidente dell’Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d’Almè e sindaco di Almè – credo nelle opportunità che ci offre questo progetto, nella possibilità di affrontare i temi sociali con un gioco di squadra. Possiamo e vogliamo gettare le basi per una rivoluzione nella gestione del sociale”.

Le Comunità di Apprendimento Territoriale – Dopo un lungo lavoro preparatorio di mappatura e conoscenza del contesto, entro febbraio 2020 si riuniranno secondo una collocazione territoriale le 4 Comunità di Apprendimento Territoriale, spazi di incontro aperti a amministratori, assistenti sociali, associazioni e terzo settore, servizi, parrocchie e cittadini, con l’obiettivo di lavorare insieme sui bisogni delle famiglie, valorizzando ciò che esiste e costruendo nuove azioni. L’obiettivo è quello di superare un modello di gestione delle politiche per le famiglie di tipo erogativo, per costruire una sperimentazione che punti sulla corresponsabilità e sulla costruzione di legami tra le persone e tutti gli attori del territorio.

Le Co-progettazioni – Il coinvolgimento delle famiglie con figli in età scolare è un passo fondamentale del progetto. In ognuno dei 5 Istituti Comprensivi del territorio si sono avviati spazi di incontro, scambio e coinvolgimento di genitori e insegnanti che desiderano realizzare insieme nuove azioni all’interno della scuola e della comunità. Aprire le porte della scuola e uscire sul territorio, lavorare insieme e collaborare: questi gli obiettivi che si sono condivisi. Per l’avvio e il funzionamento delle azioni di progetto sono presenti attivamente e costantemente sul territorio due animatori di comunità, due professionisti che sostengono la creatività e l’innovazione, creano connessioni e collaborazioni, ampliano la gestione delle difficoltà delle famiglie da una prospettiva comunitaria.

Caffè sociali e percorsi CST –  Due sono i Caffè Sociali che si sono già attivati, uno a Sant’Omobono presso il Servizio Stare in Valle e uno, inaugurato proprio in questa occasione, a Paladina alla Pasticceria Bonati. Sono luoghi di incontro e di aggregazione per persone che hanno più di 65 anni, sole o accompagnate, che insieme a un’operatrice possono parlare, stare insieme, fare attività per uscire dall’isolamento e sostenere un invecchiamento sano e positivo.

Nei Caffè Sociali si potranno realizzare anche specifici percorsi CST (Cognitive Stimulation Therapy): si tratta di un programma di stimolazione cognitiva per persone con diagnosi di demenza organizzato in collaborazione con l’ASST Papa Giovanni XXIII, che prevede inoltre spazio di confronto e sostegno per i caregiver.

La raccolta fondi – Il progetto, finanziato da Fondazione Cariplo attraverso il bando Welfare in Azione, prevede la realizzazione di un’importante attività di raccolta fondi: lo scopo è quello di insegnare e sperimentare diverse forme di fundraising, coinvolgere i partner e il territorio nella realizzazione delle attività, rendere alcune azioni sostenibili nel tempo anche al termine del periodo di 3 anni di finanziamento. Si allarga anche a questo ambito la significativa collaborazione con Pasticceria Bonati: ogni settimana una selezione di prodotti in vendita presso la pasticceria sarà abbinata a Distanze ravvicinate, acquistando questi prodotti il 10% del prezzo verrà destinato al sostegno del progetto, per sostenere il costo del personale specializzato del Caffè Sociale. U

na partnership forte che lega un’azienda del territorio con il mondo noprofit e la comunità locale. “Una delle cose che mi ha subito affascinato quando mi hanno presentato il progetto è stato riconoscere che esisteva già una perfetta sinergia con la mia azienda – racconta Andrea Bonati, titolare della pasticceria Bonati – uno stretto legame con quello che io stesso vorrei realizzare nella mia attività: dare nuovamente valore alle relazioni e alle persone. Non si tratta solo di venire qui a bere un caffè, si tratta di venire qui a condividere un’esperienza. E di questa vicinanza di intenti non posso che essere entusiasta e ringraziarvi per l’opportunità che mi offrite”.

Il progetto coinvolge diversi partner: l'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè, le ACLI di Bergamo, l’A.S.S.T. Papa Giovanni XXIII, il CSV di Bergamo, la Fondazione Angelo Custode onlus, la Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, la cooperativa sociale Lavorare Insieme. Tutte le informazioni sul sito www.distanzeravvicinate.it. Per restare in contatto pagina Facebook.

Ultime Notizie

X
X
linkcross