Hai una maschera da snorkeling? In Valle Imagna si cercano donazioni: diventeranno respiratori

In Valle Imagna una raccolta di maschere da snorkeling, che verranno donate agli ospedali dove verranno convertite in respiratori d'emergenza per i pazienti malati di coronavirus.
30 Marzo 2020

Nonostante l'emergenza, l'ingegno degli italiani non va in quarantena: per sopperire alla mancanza di respiratori, un imprenditore comasco ha riadattato maschere da sub pensate per lo snorkeling attraverso una particolare valvola stampata in 3D, che permette di collegare l'ossigeno alla maschera. Un'idea nata in Italia e sbarcata anche a Bruxelles, in Belgio, dove l'ospedale Erasme ha messo a punto un dispositivo che trasforma queste maschere in respiratori d'emergenza.

Si è così attivata in numerose parti d'Italia una speciale raccolta di maschere da snorkeling per aiutare i pazienti affetti da coronavirus: anche in Valle Imagna, l'unità territoriale C19, con i Comuni dell'Ambito territoriale Valle Imagna-Villa d'Almè si è attivata con la raccolta “Dona la tua Maschera”.

In mancanza di altri dispositivi medici – si legge nel volantino – negli ospedali stanno utilizzando questo prodotto con ottimi risultati e rispondendo con più velocità all'emergenza sanitaria che stiamo vivendo in questo momento”. Le maschere verranno donate alle strutture sanitarie della Provincia, che ne stanno cercando con urgenza in questi giorni. I presidi ospedalieri provvederanno poi a sanificarle per renderle utilizzabili immediatamente.

Il modello ricercato è denominato “Easybreath” (come quello in foto), fra i più utilizzati nello snorkeling e solitamente venduto dalla catena di articoli sportivi Decathlon. La procedura per donare la propria maschera è semplice: è necessario telefonare alla Protezione Civile di Palazzago al numero di telefono 327.3495097 tutti i giorni dalle 9 alle 18, indicando nome, cognome, numero di telefono e indirizzo di residenza. I volontari della Protezione Civile di Palazzago del Centro Operativo Comunale dei Comuni della Comunità Montana procederanno poi ad un primo ritiro delle stesse nel pomeriggio di mercoledì 1 aprile.

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