La Cornabusa diventa un presepe: l’opera degli Amici del Presepe di Cerete

L'anno scorso la Rotonda di San Tomè e quello ancora prima il santuario di Sotto il Monte, quest'anno è toccato invece alla Cornabusa diventare un presepe.
21 Dicembre 2019

L'anno scorso la Rotonda di San Tomè e quello ancora prima il santuario di Sotto il Monte, quest'anno è toccato invece alla Cornabusa – fresca di un ottimo quarto posto all'ultimo censimento dei Luoghi del Cuore FAI – diventare un presepe.

Mai anno quindi più azzeccato per dedicare al Santuario a Cepino di Sant'Omobono Terme una bellissima ricostruzione realizzata dai bravissimi presepisti del gruppo “Amici del Presepe di Cerete”.

“Mi piace sottolineare che Sotto il Monte, San Tomè e Cornabusa (i tre presepi realizzati dal gruppo negli ultimi tre anni ndr) è il pellegrinaggio che faceva anche il nostro Papa Giovanni. L'ho fatto anche io a fine agosto, una notte dalle 10 di sera alle 7 di mattina. Poi a me la Cornabusa piace – spiega il responsabile del Gruppo Amici del Presepe di Cerete, Fiorenzo Savoldelli,  –. Come diceva Papa Giovanni XXIII, è il santuario più bello del mondo perché lo ha fatto Dio e non l'uomo. Io e i miei ragazzi abbiamo imparato molto dalla storia di questo santuario naturale. Andare oltre il confine della Valle Seriana è sempre bello”.

A lavorare all'opera circa una ventina di volontari, per un periodo di circa tre mesi. Come scrive Valseriananews, il presepe è stato allestito all'interno della Chiesa parrocchiale di Cerete Basso ed è visibile da domani, 22 dicembre, negli orari di apertura della chiesa, fino a dopo l'Epifania. Poi sarà donato al Museo del Santuario, dove resterà visibile tutto l'anno.

 

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