Mascherine casa per casa a S.Giovanni, il medico di base: ‘La mascherina più bella, quella di chi lotta’

Il medico di base Tullia Mastropietro: ''Guardo la mascherina e penso che sia la più bella mascherina che abbia mai avuto. Quella delle persone che continuano a lottare, anche solo con i pochi strumenti che hanno a disposizione''.
6 Aprile 2020

Sabato 4 aprile, a seguito della consegna delle prime 300 mascherine ordinate dal Comune di San Giovanni Bianco, sono iniziate le attività di imbustamento da parte dei volontari che hanno chiesto al Comune di poter aiutare. Nella busta che verrà recapitata nei prossimi giorni nella cassetta della posta di tutte la famiglie del paese, oltre alle mascherine, viene trasmessa anche la nota del sindaco che illustra i servizi messi a disposizione (disponibile QUA).

“Le mascherine sono poche e faremo il possibile per poter raggiungere tutte le famiglie sparse nelle 40 frazioni che compongono il Comune – spiega il primo cittadino Marco Milesi -. Ringrazio per la collaborazione i volontari che stanno dando una mano per gestire il tutto nonostante l'emergenza. Ringrazio anche le aziende Smigroup e Smipack per la collaborazione e sensibilità dimostrata nel mettersi a disposizione per aiutare a reperire sul mercato estero ed italiano le mascherine. Un grazie anche ai volontari della 'San Giovanni in Festa' che hanno deciso di donare parte del ricavato della scorsa edizione per acquistare mascherine. Un bel segnale da parte di tutti a supporto delle attività che il comune sta facendo in questa emergenza”.

“Guardo la mascherina e la bustina cucite a macchina – scrive in un lungo e toccante messaggio su Facebook il medico di base Tullia Mastropietro dopo aver ricevuto la mascherina –, di un bel tessuto e penso alle sarte che le hanno prodotte, ai volontari che le hanno imbustate e consegnate casa per casa. Penso agli ammalati, ai loro curanti (che magari, come me, sono stati malati a loro volta). Penso a chi non c'è più, ai nomi dei pazienti ed amici che ogni notte tornano nei miei pensieri, come anche alla paura di perdere le persone a cui voglio bene”.

“Poi guardo nuovamente la mascherina – continua il post –  e penso che sia la più bella mascherina che abbia mai avuto. Quella delle persone che continuano a lottare, anche solo con i pochi strumenti che hanno a disposizione. Quella di coloro i quali rivendicano i propri diritti, ma nel frattempo non si fermano dietro le proteste e si danno da fare, come possono, con tutte le proprie forze. Grazie Sindaco Milesi per questa mascherina, perché mi ricorda che le uniche persone che perdono, in questa catastrofe, sono quelle che non ci provano, che non fanno, per quello che possono, la propria parte. Grazie Sindaco, perché domani mattina guarderò la mascherina e non potrà altro che continuare a fare la mia parte”.

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