Medie S.Omobono: niente flauti, ma tastiere per imparare la musica (nel rispetto delle regole)

Grazie ai fondi rimanenti del Piano del Diritto allo Studio, accordato da una convenzione di Comuni in Valle Imagna, sono state acquistate 25 tastiere per le scuole medie di Sant'Omobono, con l'obiettivo di diversificare l'offerta rispettando le regole.
10 Dicembre 2020

L'ora di musica è una fra le più amate dalle classi di giovani studenti, non solo per via dell'aspetto ludico ma, soprattutto, per quello formativo. Imparare uno strumento è infatti di fondamentale importanza per sviluppare capacità ritmiche e cognitive, ma anche di comunicazione, socializzazione e autostima. Per questo motivo alla scuola secondaria di primo grado “G. Quarenghi” di Sant'Omobono Terme si è scelto di incentivare questa attività, proponendo un'offerta formativa diversa ed innovativa con l'obiettivo di rispettare al tempo stesso tutti i protocolli sanitari dovuti dall'emergenza epidemiologica, attraverso l'acquisto di 25 tastiere da mettere a disposizione degli alunni.

L'idea, lanciata dalla dirigente scolastica Marzia Arrigoni e dal docente di musica Giovanni La Viola, è stata sottoposta all'attenzione della convenzione fra Comuni – di cui fanno parte Bedulita, Brumano, Corna Imagna, Costa Valle Imagna, Fuipiano Imagna, Locatello, Rota d'Imagna e Sant'Omobono Terme –, i quali collaborano economicamente per il sostegno delle attività che si svolgono all'interno della scuola media. Tramite la conferenza dei sindaci, infatti, ogni anno i Comuni si accordano sull'approvazione del Piano del Diritto allo Studio: lo scorso anno scolastico, (2019/2020) sono stati 23 mila e 500 gli euro impiegati, ma a causa dell'emergenza sanitaria e conseguente sospensione delle attività in presenza, una parte non è stata spesa.

Per il nuovo anno scolastico (2020/2021) la scuola ha ripreso ad accogliere i propri studenti: si è venuta così a creare una situazione limitante per quanto riguarda le attività scolastiche come quella musicale, costretta dai protocolli anti-Covid che prevedono due metri di distanza tra un alunno e l'altro in caso di utilizzo di strumenti a fiato, come il tradizionale flauto da anni utilizzato nelle ore di educazione musicale di scuola primaria e secondaria. Così, per non relegare la disciplina al solo studio teorico, ecco l'idea: acquistare 25 tastiere da mettere a disposizione dei 222 ragazzi, suddivisi in dieci classi, che frequentano le scuole medie.

Abbiamo colto la palla al balzo per portare un po' di novità ed implementare la strumentazione nella scuola – afferma Marzia Arrigoni, dirigente scolastica dell'Istituto – I ragazzi hanno accolto la novità con estremo entusiasmo e stanno imparando a suonare uno strumento nuovo e diverso, che non sia il flauto. In questo modo riusciamo a dare una diversificazione dal punto di vista formativo. Le classi prime hanno inaugurato gli strumenti e da qualche settimana (dopo l'ingresso della Lombardia in zona arancione che ha permesso le lezioni di presenza, ndr) è stato possibile iniziare anche per gli studenti delle seconde e terze. Non ho potuto fare altro che notare il loro grande entusiasmo per questa novità, nella speranza che qualcuno di loro possa appassionarsi a questo nuovo strumento”.

Le regole del distanziamento sono sempre garantite: fra un ragazzo e l'altro ci sono 1,30 metri di distanza e viene sempre attuato il protocollo di igienizzazione fra un utilizzo e l'altro. “Come rappresentante dell’ente capofila della convenzione tra alcuni comuni della valle e l’istituto comprensivo devo dire che tutte le amministrazioni presenti al tavolo di riflessione hanno accolto la proposta favorevolmente, orgogliosi di poter soddisfare una richiesta propositiva proveniente dalla scuola – aggiunge Stella Sirtori Siamo certi che ancora una volta i nostri ragazzi sapranno stupirci con i loro risultati, capaci di utilizzare questi strumenti nel migliore dei modi. Poter andare incontro alle loro esigenze per migliorare sempre più l’offerta formativa che la scuola propone ai nostri studenti è l’obiettivo principale che i comuni aderenti alla convenzione si sono dati. E i risultati li stiamo già raccogliendo”.

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