‘Mio nonno a Buchenwald’, ad Almenno SB Leonardo racconta le memorie di guerra del nonno deportato

Venerdì 24 Gennaio, alle ore 20:45, presso il Museo del Falegname Tino Sana di Almenno San Bartolomeo, il nipote di Bonifacio Ravasio Leonardo Zanchi racconterà 'Mio nonno a Buchenwald'.
23 Gennaio 2020

Torna a casa, ma non raccontare mai quello che ti è successo, perché ti prenderebbero per pazzo”: queste sono le parole che un uomo della Croce Rossa Americana rivolse a Bonifacio Ravasio nel 1945, poco dopo la sua liberazione. Bonifacio era un deportato politico, internato nel 1944 a soli 17 anni in uno dei più grandi campi di concentramento di tutta la Germania: quello di Buchenwald.

Venerdì 24 Gennaio, alle ore 20:45, presso il Museo del Falegname Tino Sana di Almenno San Bartolomeo, il nipote di Bonifacio Ravasio, Leonardo Zanchi – 23enne di San Pellegrino Terme e dal 2017 vicepresidente dell'Aned Bergamo – racconterà “Mio nonno a Buchenwald”. Un incontro per ricordare ed onorare la storia del nonno, richiamando alla memoria la sua testimonianza di guerra insieme ad alcuni documenti storici.

La serata è stata organizzata da Gianpaolo Donghi, alpino residente in paese, in collaborazione con il Museo del Falegname Tino Sana e la Pro Loco di Almenno San Bartolomeo, con il patrocinio del Comune di Almenno.

“Ho conosciuto la storia di Leonardo Zanchi – spiega Gianpaolo Donghi, organizzatore dell'evento – L'ho trovata molto appassionante, per cui in occasione della Giornata della Memoria (che cade lunedì 27 gennaio, ndr) ho voluto portarla ad Almenno. Ho presentato la proposta al Museo del Falegname e alla Pro Loco di Almenno, che hanno subito aderito e abbiamo organizzato insieme questa serata alla quale spero partecipino molte persone, perché si tratta di un'occasione molto importante”.

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