Circa un migliaio di persone, e oltre trenta sindaci (in prima fila), sono scesi in strada, sabato pomeriggio 3 febbraio, per prendere parte al corteo di protesta promosso dai comuni di San Pellegrino Terme e di Zogno. Marciando dal piazzale della Sanpellegrino Spa fino al municipio di San Pellegrino Terme, passando (e sostando per qualche minuto) sulla rotonda della ex-SS470, la parata – pacifica e civile – ha percorso i circa 3 chilometri con l'obiettivo di far sentire la propria voce in merito ai ritardi sulle opere viabilistiche, nello specifico la variante di Zogno (ferma da 3 anni, il cui ok per il progetto definitivo è arrivato settimana scorsa) e la tangenziale Sud per i tratti Treviolo-Paladina e Paladina-Villa d'Almè.
“Come dice il titolo della manifestazione 'La pazienza è finita' – spiega Vittorio Milesi, sindaco di San Pellegrino Terme – Pretendiamo che non si perda più altro tempo, perché le opere della viabilità sono fondamentali per il futuro di questa valle. Non ci devono essere più scuse. Ognuno faccia la sua parte nei tempi dovuti e non in modo grottesco come avvenuto in questi anni. Se avessimo avviato queste opere di viabilità avremmo sicuramente posti di lavoro in più per le imprese della valle. Avremmo anche la possibilità di pretendere che le realtà imprenditoriali che hanno annunciato investimenti in questa valle li realizzino effettivamente e non, come purtroppo avviene, che la mancanza di queste opere viabilistiche li condizioni negativamente. Una viabilità più adeguata può consentire inoltre di evitare un ulteriore spopolamento”.
Di pochi giorni fa l'ok della società di controllo incaricata da Infrastrutture Lombarde Spa al progetto definitivo della Provincia, che può significare la ripresa dei lavori ad inizio 2019 (LEGGI QUA). “Abbiamo fatto un passo in avanti, di un millimetro – commenta Milesi –. La meta è ancora lontana, sia per la variante di Zogno che per il completamento della tangenziale Sud. Non credo ci sia granché da festeggiare rispetto alle novità di queste settimane. Ci auguriamo che il cronoprogramma venga rispettato da qui in avanti, perché questo è quello che chiede la gente della valle Brembana”.
“Ne avremmo fatto volentieri a meno – spiega Giuliano Ghisalberti, sindaco di Zogno, riferendosi alla manifestazione -. Tuttavia la protesta è servita perché voliamo tenere alta l'attenzione sulla vicenda. Ora tocca a noi utilizzare il buon esito di questa manifestazione per continuare a fare i solleciti. La speranza per quanto riguarda la variante di Zogno è che quello che è stato l'inghippo che fino ad oggi ha rallentato il tutto, cioè la presentazione progetto definitivo, sia definitivamente superato e che adesso l'iter successivo possa avere una tempistica migliore”.
“L'attenzione deve restare alta – prosegue Ghisalberti – perché non vogliamo che nessuno si sieda e che si perda un giorno in più su questa vicenda, perché gli aspetti negativi che porta con sé sono importanti. Il primo, e il più importante di tutti, è il lavoro. Lavoro che degli imprenditori vogliono portare in valle Brembana. Vogliono investire nella nostra valle, nei nostri comuni. Sembra un paradosso ma è realtà per alcune aziende, che ci stanno però chiedendo di risolvere questa criticità viabilistica. Noi ce la stiamo mettendo tutta, e dobbiamo farlo perché solo con il lavoro le nostre famiglie avranno futuro nella nostra valle”.
In risposta al corteo di protesta, Matteo Rossi, presidente della Provincia di Bergamo: “Una manifestazione molto importante per tener sotto pressione tutti gli enti preposti al completamento delle infrastrutture. Di fronte alle imprese e ai cittadini abbiamo il dovere di lavorare, lavorare e ancora lavorare per il futuro della Val Brembana. In questi anni – prosegue Rossi – noi della Provincia ci siamo stati sempre, dai dirigenti ai cantonieri, e i nostri dipendenti hanno fatto un lavoro egregio in una situazione davvero complicata. A loro va tutto il mio ringraziamento. Sulla variante hanno lavorato sodo per presentare il progetto definitivo a gennaio 2017, poi purtroppo l’incarico per la validazione del progetto è stato affidato dalla Regione solo a luglio”.
“In tre anni le tre opere principali che riguardano la Val Brembana (variante Zogno, Treviolo-Paladina, Paladina-Villa d'Almè ndr) e che abbiamo ereditato bloccate sono state rimesse sui binari giusti – prosegue Rossi –. La Paladina-Villa d’Alme’ ha visto due anni di lavoro difficile e silenzioso che ha portato alla nuova convenzione con cui i soldi di Anas per la progettazione dell’opera sono finalmente certi, superando le contraddizioni e le incertezze dei precedenti accordi che avevamo ereditato”.
“Una manifestazione pacifica, civile e positiva – dichiara Demis Todeschini, consigliere provinciale (presente alla manifestazione) – Speriamo veramente tutti che sia l'ultima, perché il tempo è scaduto. Dobbiamo sconfiggere la burocrazia. La così tanto sbandierata efficienza bergamasca su tangenziale sud e variante di Zogno non è andata a buon fine. Rimbocchiamoci le maniche: non dobbiamo più sentir dire che le valli Brembana e Imagna sono aree disagiate”.
Questi i comuni presenti alla manifestazione: San Pellegrino Terme, Zogno, Camerata Cornello, Carona, Blello, Almè, Valnegra, Olmo al Brembo, Roncobello, San Giovanni Bianco, Branzi, Sedrina, Averara, Valbrembilla, Cusio, Moio dè Calvi, Dossena, Bracca, Isola di Fondra, Piazzolo, Mezzoldo, Villa d’Almè, Piazza Brembana, Ubiale Clanezzo, Lenna, Algua, Piazzatorre, Santa Brigida, Cassiglio, Ornica, Valtorta, Serina, Costa Serina, Taleggio, Vedeseta. Presenti anche i presidenti di Comunità Montana Valle Brembana e Valle Imagna.