Lega Bergamo: ”Mancano i braccianti? Facciamo lavorare chi prende il reddito di cittadinanza”

Il Gruppo consiliare Lega del Comune di Bergamo propone di reperire la manodopera agricola da chi percepisce il reddito di cittadinanza.
20 Aprile 2020

L'agricoltura italiana è “orfana” di circa 200 mila braccianti stranieri (provenienti soprattutto dell'est Europa) che, ogni anno, contribuiscono in maniera imprescindibile al processo di raccolta nei campi

Con la serrata delle frontiere come misura di contenimento del coroanvirus, però, questi lavoratori non potranno venire in Italia. Qualche settimana fa, il sindaco Giorgio Gori ha proposto di attivare un decreto-flussi per far arrivare in Italia 200 mila extracomunitari utili a rimpiazzare gli stranieri regolari che quest'anno non potranno lavorare nei campi delle aziende agricole italiane. Il Gruppo consiliare Lega del Comune di Bergamo propone, invece, di reperire la manodopera da chi percepisce il reddito di cittadinanza.

Con una mozione urgente al Presidente del Consiglio comunale di Bergamo, la minoranza della Lega chiede di reperire, invece, la manodopera che serve all'agricoltura tra i beneficiari del reddito di cittadinanza. “A differenza loro – spiega in una nota stampa il consigliere comunale di Bergamo, Gruppo Lega, Filippo Bianchiriteniamo che alcune soluzioni immediate ed utili per l'agricoltura del Paese e per la nostra gente possano essere facilmente reperite, da una parte attingendo tra gli inoccupati e gli studenti in loco, e dall'altra impiegando i percettori del reddito di cittadinanza.

Per questo abbiamo anche richiesto – prosegue Bianchi – che il Comune di Bergamo si attivi affinché le aziende agricole bergamasche, suo tramite, possano facilmente reperire manodopera tra bergamaschi inoccupati e studenti”. 

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