A Cambrembo di Valleve in 300 senza acqua: bacino riempito con le autobotti

L'acquedotto che rifornisce la frazione si è svuotato perché gli abitanti, circa 300 fra residenti e villeggianti, avrebbero lasciato aperto i rubinetti per evitare che l'acqua ghiacciasse nelle tubatur
4 Gennaio 2018

Brutta sorpresa questa mattina per gli abitanti di Cambrembo di Valleve, in Alta Val Brembana. L'acquedotto che rifornisce la piccola frazione è infatti rimasto a secco perché i circa 300 abitanti (soprattutto villeggianti e turisti saliti a Cambrembo per passare le festività natalizie) avrebbero lasciato aperto i rubinetti delle case per evitare che l'acqua nelle tubature si ghiacciasse a causa delle rigide temperature. Un'usanza piuttosto comune nella seconde case dei paesi di alta montagna.

Non solo: alcuni abitanti hanno segnalato di aver avuto malesseri come dissenteria e nausea dopo aver bevuto la poca acqua rimasta. Probabilmente il “fondo” dell'acquedotto è stato contaminato da qualche residuo o carcassa di animale. Ma per averne la certezza si devono attendere le analisi dei tecnici di Ats, che oggi si sono recati presso il bacino.

Per tale motivo il sindaco, Santo Cattaneo, ha emesso una ordinanza nella quale ha chiesto ai cittadini di bollire l'acqua prima di usarla per evitare altri spiacevoli malori (mentre il giorno precedente, 3 gennaio, veniva addirittura disposto il divieto totale di utilizzo dell’acqua di rete per consumo umano ed uso alimentare).

Accertato che effettivamente il bacino che fornisce la piccola frazione ha raggiunto il fondo, il primo cittadino ha chiesto alla Prefettura una fornitura “extra” di acqua. Detto fatto, i vigili del fuoco sono saliti a Cambrembo di Valleve con un'autobotte che ha riempito il bacino con 7.500 litri di acqua non potabile, utilizzabile solamente per fini igienici. Ne verrà portata altra nei prossimi giorni.

Il sindaco non esclude una possibile perdita dell'acquedotto, e prossimamente verranno effettuati i controlli del caso. Uniacque, che non gestisce il servizio idrico del paese (gestito dal Comune) si è detta disponibile a dare una mano e sopperire ai bisogni idrici della piccola frazione.

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