L’Atalanta vince anche a Marassi, Retegui da record: 3 a 2 al Genoa, 25 in campionato per il centravanti

Gol, rimonte, sorpassi e qualche polemiche: a Genova i bergamaschi piegano il Grifone per 3 a 2, ancora decisivo l’ex Retegui mentre Maldini trova la prima gioia in neroazzurro.
17 Maggio 2025

Gol, rimonte, sorpassi e qualche polemiche: a Genova i bergamaschi piegano il Grifone per 3 a 2, ancora decisivo l’ex Retegui mentre Maldini trova la prima gioia in neroazzurro. Il 70 è titolare, perché l’Atalanta effettua una rotazione totale della rosa, per quanto lo concedano gli infortuni e le squalifiche. Rui Patricio in porta, De Roon arretrato a centrocampo per far spazio all’inedito duo Brescianini-Sulemana. Ruggeri ritrova la titolarità sulla sinistra, Palestra gioca a destra: anche il tridente è rimaneggiato, perché sono Samardzic e il già citato Maldini ad affiancare Retegui. I padroni di casa non fanno calcoli e davanti ai propri tifosi schierano la miglior formazione possibile, che vede Pinamonti nel ruolo di prima punta; rientra dall’infortunio Badelj, lo stesso vale per Ekuban che però è in panchina.

Forti della propria situazione tranquilla, le squadre si affrontano senza paura: parte bene la Dea, che sfiora il gol già al quarto di gioco, quando un’ottima combinazione a metacampo libera Samardzic, il serbo apre su Maldini che prova il tiro a giro sul secondo palo e non ci va lontano. La fascia destra orobica è nettamente la migliore: Samardzic e Palestra dialogano benissimo, con quest’ultimo che mette in difficoltà i difensori avversari grazie alla propria velocità. Proprio il 27 va via sulla destra e serve Retegui, tiro di destro troppo masticato e centrato, Leali c’è. La partita cambia al 36’: ottima combinazione Retegui-Samardzic e palla nello spazio verso Maldini, il numero 70 si invola letteralmente in solitaria, ma davanti a Leali mette fuori con uno scavetto sballato.

La legge più antica del calcio non tarda a manifestarsi: un minuto dopo l’errore orobico, Aaron Martin mette in mezzo da sinistra, Pinamonti stacca di testa – perso sia da Hien che da Ruggeri – e con un’incornata perfetta batte Rui Patricio. La Dea perde un di brillantezza e subisce anche il secondo gol, quando Bani mette in porta dopo una sponda di De Winter, rete annullata per fallo di mano del giocatore genoano. L’intervallo fa bene alla Dea, che ci mette due minuti a pareggiarla: azione confusa, colpo di testa di Ruggeri per Sulemana che dai venti metri controlla di petto e calcia di collo destro mandando la palla all’angolino. Secondo gol per il ghanese, che evidentemente ci ha preso gusto, e partita in parità. I ritmi calano e cala l’attenzione della difesa atalantina, il Genoa ne approfitta. Lancio lungo e innocuo verso Pinamonti, Hien e Brescianini vanno sul rimbalzo, ma non si capiscono e lasciano scoperta la sfera, ne approfitta il centravanti per controllare e battere ancora Rui Patricio.

Grave disattenzione per la retroguardia orobica, ma il pareggio arriva 5 minuti dopo, al 63’: imbucata di De Roon per Retegui che lascia sfilare, Maldini controlla al limite e con il destro mette la palla sul palo lontano, imprendibile per Leali. L’ex Monza riscatta l’errore del primo tempo e pareggia i conti: Gasperini si gioca anche le carte di Pasalic, De Ketelaere e Zappacosta per avere forze fresche in campo. Proprio il numero 77 ha una grande chance a tre minuti dalla fine, quando entra benissimo in area, ma prova un tiro troppo prevedibile bloccato a terra da Leali.

Quando ormai il 2 a 2 sembra cosa fatta, Thorsby serve all’indietro De Winter, che però si siede perché ha un problema fisico. La sfera arriva a De Ketelaere e il belga si invola verso la porta, va sul destro e mette al centro per Retegui, che al volo da dentro l’area mette prima sul palo, poi in gol. Gol numero 25 in campionato e record di Inzaghi battuto, nonostante le proteste genoane perché l’Atalanta ha continuato a giocare. Non è però arrivato il fischio dell’arbitro, obbligatorio solo per i colpi alla testa: forse, finalmente, non si assisterà più a perdite di tempo e “svenimenti” momentanei per fermare il gioco, abitudine che negli altri campionati europei è del tutto assente.

Il gol di Retegui sigilla un 3 a 2 che rispetta le aspettative di una gara divertente e giocata a viso aperto, alla fine la Dea esce da Marassi con tre punti e, forse, anche qualche indicazione in più per la rosa della prossima stagione. Quella corrente si appresta invece a finire, manca solo la sfida contro il Parma a Bergamo: davanti ai propri tifosi, l’Atalanta festeggerà un’altra annata memorabile.

Foto: Alberto Mariani

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