Sta per tornare la Sagra degli uccelli di Sant’Omobono. La IV edizione dell’evento è prevista infatti per sabato 13 agosto, presso il Laghetto dei Cigni. Un ritorno importante per il territorio, come ci spiega il sindaco di Sant’Omobono, Ivo Manzoni.
“L’evento è stato fermo a causa del Covid, ma ora si riparte. La manifestazione a Sant’Omobono è storica (quella che si svolgeva in località Grumello, da quattro edizioni si è spostata a Selino Basso ndr) e gli allevatori ci tengono molto, è una fiera molto particolare e tecnica: inizia alle 5 della mattina e alle 10 già finisce tutto, sono gli orari in cui gli uccelli sono più attivi. Ovviamente, ci sono dei giudici che individuano le note prodotte agli animali e quale uccello magari ne sbaglia una: vengono premiati i primi cinque volatili di ogni specie, ma alla sagra non c’è compravendita degli animali, è solo dedicata al canto”. Spazio agli uccelli, spiega Manzoni, che vengono valutati attentamente.
“Ci sono dei percorsi appositi in cui vengono montate le gabbie, avremo 7 o 8 specie diverse. È un’attività che non c’entra nulla con la caccia: le specie non vengono cacciate ma anzi tutelate, gli allevatori del posto si preparano a lungo e vengono apposta per la manifestazione, poi i giudici passano per ascoltare. Quest’anno mi sono reso personalmente disponibile perché hanno avuto un po’ difficoltà, io sono qua e do una mano, faccio il volontario per organizzare la struttura, montare le impalcature eccetera”.
Un ritorno, quello della Sagra degli Uccelli, che spezza un digiuno lungo due anni. “Al tempo, la manifestazione veniva fatta in località Grumello ed era organizzata da Emilio Carenini, che però è venuto a mancare: la sagra aveva raggiunto livelli importanti anche in Lombardia, adesso vorremmo riproporla con un premio speciale in suo onore. La gente si ricorda della sagra che si svolgeva a Grumello, ma era un po’ fuori mano e abbiamo cambiato sede, spostandoci appunto al Laghetto dei Cigni: adesso con meno volontari è anche più difficile organizzare”.
Le difficoltà, in effetti, non mancano, ma Manzoni spera che l’evento possa attirare nuove leve in un hobby poco conosciuto e a volte malgiudicato. “Tecnicamente è un settore di nicchia, ma ben venga qualsiasi manifestazione, mi sembra giusto riproporla, anche se sono purtroppo scomparsi due allevatori dall’ultima volta. L’età media ovviamente è alta, qualche giovane c’è: più che altro la cultura non aiuta, con un animalismo a volte un po’ estremo, ma gli animali sono tenuti bene, dietro al canto c’è un lavoro di allevamento in cattività e gli animali sono regolarmente registrati, così come gli allevatori”.
Il Programma:
- Ore 5.00 Inizio iscrizioni gara di Canto
- Ore 6.30 Passaggio della Giuria
- Ore 10.00 Fine gara di canto
- Ore 10.30 Premiazioni gara di Canto