È tornato a Sant’Omobono Terme il JV Football Camp, la scuola di calcio estiva di JV Academy in collaborazione con l’Accademia Sport Imagna ASD. Il sodalizio tra le due realtà ha funzionato, come ci racconta Vinicio Espinal, ex calciatore professionista ora vice allenatore alla Primavera della Lazio, fondatore di JV Academy con Joelson Inacio.
Saranno due le settimane disponibili per ragazzi e ragazzi fra i 5 e i 14 anni presso il campo sportivo comunale di S.Omobono Terme, in via alle Fonti n.2: dal 13 al 17 giugno e dal 20 al 24 giugno. Il costo per una settimana è di 225 euro per un bambino e 425 per due bambini; il costo per due settimane è di 415 euro per un bambino e 745 per due bambini. La quota comprende: pranzo e merenda, assicurazione RC, Kit di abbigliamento, servizio lavanderia. Per info e iscrizioni contattare i numeri 349.1386014 o scrivere a info@jvacademy.it. A questo link maggiori dettagli.
“L’anno scorso è stato un bel successo, è andata molto molto bene: a San’Omobono abbiamo fatto una bellissima esperienza, eravamo contenti” racconta Espinal. Un anno che ha sancito anche l’inizio del rapporto con l’Accademia Sport Imagna: “Era la prima volta che lavoravamo a Sant’Omobono Terme, la collaborazione con l’Accademia è andata benissimo. Uno dei nostri referenti è rimasto con loro per crescere a livello giovanile. Il lavoro che è stato fatto è stato premiato, dando continuità durante l’anno. Se un referente resta durante il resto della stagione vuol dire che si crea un rapporto importante”.
Per la JV Academy continuità è la parola d’ordine del 2022. “Per quest’anno abbiamo ancora a disposizione il campo di Sant’Omobono, con la voglia di dare un servizio alle famiglie in collaborazione con l’Accademia. Stiamo facendo bei numeri per quanto riguarda le iscrizioni, ormai l’appuntamento è fisso, segna l’inizio dell’estate ed è un momento di 2 settimane che per noi è bellissimo. Iniziamo a lavorare con i bambini e questo ci manda in vacanza felici, ogni volta ci sono bambini diversi che danno feedback bellissimi, riempiono di entusiasmo per la nuova stagione. La pressione che c’è durante la stagione sportiva è tanta, poi vedi i bambini giocare e riportano allo spirito con cui hai iniziato, è il motivo per cui cominci ad allenare”.
Una gioia che arriva anche alle famiglie, sempre contente di un’iniziativa mirata innanzitutto al divertimento dei giovanissimi. “I genitori sono sempre molto contenti, anche perché i bambini dopo quest’esperienza hanno ancora più voglia di giocare. Dopo una stagione di scuola e tanti impegni si divertono e trovano il sorriso e nuovi amici, parte un periodo diverso per loro, fatto di amicizie, di condivisione e felicità. I genitori sanno che vengono trattati bene –aggiunge Vinicio – che curiamo i loro figli. Non è un ‘parcheggio’, non li portano da noi perché non sanno dove metterli. I ragazzi vogliono starci e perciò diventa tutto più semplice, sono più collaborativi, volenterosi, fanno quello che piace a loro senza quell’ansia per il risultato, ma con il divertimento che la fa da padrone: hanno tutti un momento per essere protagonisti”.
Protagonisti e protagoniste, visto che la JV Academy non chiude le porte alle bambine, anzi. “Il camp è misto, ci sono tante ragazze. Volevamo fare un camp solo al femminile ed è un progetto che teniamo per il futuro. Per noi è molto importante il calcio femminile, che da poco è diventato professionistico e di questo siamo contenti. Speriamo che le ragazze possano avere gli stessi diritti dei loro colleghi uomini. Durante quest’anno sono stato alla Lazio, come vice allenatore della primavera, ho visto da vicino la squadra femminile ed è bello vedere la passione che ci mettono, spiace vedere che non abbiano la stessa visibilità”.
L’entusiasmo non manca mai, nemmeno nei ragazzi dei camp, con i quali è stato necessario capirsi ancora dopo un anno di assenza forzata. “C’è da dire che l’anno scorso abbiamo visto tanta voglia, ma anche difficoltà a relazionarsi tra di loro nei primi giorni. Sono stati parecchio da soli per due anni, parlando solo con il telefono, questa cosa ha fatto che si approcciassero in modo diverso: abbiamo fatto fatica a togliere i telefoni, poi quando si sono ambientati se ne sono scordati”. Nuove sfide di cui Vinicio è molto consapevole. “Sicuramente è cambiata la comunicazione, il modo di rapportarsi, noi vogliamo trovare un modo per farli comunicare in modo diverso, ovviamente ci siamo aggiornati, ma in queste 2 settimane privilegiamo l’interazione diretta, che parlino tra di loro senza intermediari”.