L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha fissato per il giorno 25 novembre una data significativa in cui organizzare momenti di riflessione, discussione o attività, volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne. L’Amministrazione comunale di Sant’Omobono Terme, nell’assessorato alla Cultura, coglie dunque l’occasione per promuovere un momento musicale e di letture che inviti alla riflessione su un problema sempre più attuale e diffuso, che tocca il genere femminile di ogni età.
“Dopo la realizzazione delle panchine rosse posizionate all’interno di ogni parco giochi delle diverse frazioni del paese e nel giardino di fronte all’Istituto Comprensivo (progetto realizzato in collaborazione con Avis-Aido), quest’anno si è pensato di commemorare la giornata contro la violenza sulle donne organizzando un appuntamento serale presso la sala consiliare del Comune di S.Omobono Terme” spiega l’assessore alla Cultura Stella Sirtori.
“Purtroppo, da stime nazionali, oggi la violenza contro le donne rappresenta una tra le violazioni dei diritti umani più diffuse e troppo spesso non dichiarate. Molto frequentemente, infatti, si assiste a casi di maltrattamenti taciuti per anni. E non si tratta di sola violenza fisica o sessuale, ma anche psicologica. Con questo momento di riflessione e di speranza vogliamo ricordare tutte le vittime di questa ingiusta violenza e dare forza alla voce delle donne che subiscono situazioni simili” prosegue l’assessore.
L’incontro, non a caso, ha per titolo “Chiamarlo amore…non si può”. Un titolo molto significativo che esprime già in sé l’idea di come molto spesso, dietro ad un legame erroneamente definito d’amore, si celi violenza e disprezzo. Perché non è mai amore ciò che non sia solidamente basato su un assoluto rispetto reciproco, seguito, certo, da sentimenti altrettanto assoluti. Non ci deve mai essere posto per intimidazioni, umiliazioni, derisione, persecuzione, in nessuna forma.
“Desideriamo dire alle donne che nulla e nessuno mai più dovrà squarciare le loro anime. Parleremo di donne grandi, donne che hanno sfidato il codice degli uomini con la poesia, la leggerezza, la gentilezza, lo studio, la determinazione e il coraggio, ma ricorderemo anche il coraggio di tutte noi, donne di ogni giorno, piene di luce di vita” annuncia la protagonista dell’evento StefaniaRe.
“Quando si parla di violenza sulle donne, si pensa solo ad episodi cruenti: atti persecutori, crimini, femminicidio… Non solo questo è sinonimo di violenza: grazie agli avanzati mezzi di comunicazione, oggi abbiamo la possibilità di conoscere le realtà di orrore che fino a non moltissimo tempo fa erano ricoperte dal silenzio spesso omertoso o complice. La violenza, anzi, le violenze, arrivano però da molto lontano. Da un pensiero di millenni, da una prevaricazione legittimata e resa legge nei codici degli antichi. La donna, senza troppi giri di parole, valeva assai meno di un uomo, a cui, al contrario, erano garantiti molti più diritti, stabilendo così legami impari costituiti da dipendenza economica, ricatto, timore, offesa, controllo, senso di inferiorità.
Ma le donne sono creature straordinarie non solo perché danno la vita, non solo perché sanno rinunciare a se stesse fino al sacrificio impensabile…, ma perché hanno potenzialità, capacità, intelligenza, intuito, forza fisica e forza nell’anima, a dispetto della storia, che loro ha cucito addosso un abito tanto avvilente” afferma StefaniaRe.
L’appuntamento di venerdì 25 novembre alle ore 20.45 presso la sala consiliare del comune di Sant’Omobono sarà dunque un omaggio al sesso femminile attraverso letture, canzoni e poesie che parleranno di violenza, ma anche di riscatto e di vita. L’ingresso è libero e aperto a tutti.