A Strozza un nuovo parroco: la comunità accoglie don Luigi Carminati

Dopo 16 anni presso il Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano, don Luigi Carminati, farà il suo ingresso, domenica 13 ottobre, nella comunità di Strozza, in sostituzione di don Renato Belotti che si trasferirà nella parrocchia di Trescore.
12 Ottobre 2024

Dopo 16 anni presso il Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano, don Luigi Carminati, 62 anni, si prepara, con uno spirito di forte umanità, a fare il suo ingresso, domenica 13 ottobre, nella comunità di Strozza, alle porte della Valle Imagna, in sostituzione di don Renato Belotti che si trasferirà nella parrocchia di Trescore.

“Il Sacerdozio – afferma don Luigi – è la Misericordia che ha usato Gesù per salvarmi la vita. Ordinato nel 1988, ho svolto diversi incarichi parrocchiali fino ad approdare, come vicario e addetto al Santuario della Madonna dei Campi di Stezzano, dove ho trascorso 16 anni del mio ministero alla scuola di Maria, portando Gesù nel dono della Santa Messa, dell’adorazione Eucaristica, nella riconciliazione, nella direzione spirituale”.

Una storia di profondissima vocazione e fede, che si intreccia all’arricchimento forte dato dalla conoscenza di realtà e storie diverse, con l’orecchio sempre in ascolto della parola dell’altro. “Nella mia vita ho avuto la possibilità di conoscere tante realtà – spiega don Luigi -, molteplici storie, diverse comunità, che mi hanno arricchito e dato la possibilità di crescere non solo come uomo, ma come “uomo di Dio”; per questo porto nel cuore una profonda gratitudine a Dio, per tutto quello che mi ha donato, per la Sua Misericordia e ai fratelli che con me hanno condiviso un pezzo di strada insieme.”

Nonostante l’esperienza che il tempo gli ha permesso di coltivare, don Luigi vive sempre il sacerdozio come il primo giorno: “Posso dire che, anche se 36 anni di sacerdozio sono un buon bagaglio, in realtà per me ogni giorno è come il primo giorno, infatti, rispetto al mistero di Grazia che è il sacerdozio, io sono sempre un “prete novello”, piccolo, a servizio di un universo infinito d’Amore. Ed è così che mi incammino verso questo nuovo inizio nella comunità parrocchiale di sant’Andrea in Strozza: senza aspettative, ma con il solo desiderio di accogliere tutti senza giudicare nessuno e ascoltare ognuno; desidero portare loro la Parola del Vangelo e Gesù Eucarestia, non solo in Chiesa, ma nelle case e nelle strade, con parole di conforto e di incoraggiamento, con una stretta di mano che dà forza e trasmette fiducia, con un sorriso che apre alla gioia e alla speranza.”

Uno sguardo attento verso il fedele e verso le difficoltà del nostro presente: ”Un sacerdote però non è solo colui che porta Gesù agli uomini, ma è colui che ha la responsabilità di portare gli uomini a Gesù, per questo in ogni celebrazione Eucaristica, porto sull’altare coloro che il Padre mi ha affidato. Tutto questo lo affido al Cuore immacolato di Maria e le chiedo il suo aiuto, a Lei che con grande gioia ho potuto constatare essere molto presente, non solo per le sue raffigurazioni che ti accolgono nel cuore del paese, ma soprattutto nella devozione fortemente sentita nella comunità per la vicinanza del Santuario di Cornabusa. Ed è a Maria che chiedo il dono della semplicità e dell’umiltà, per saper leggere la storia dei nostri giorni, che in questi tempi appare particolarmente difficile, in uno spirito di provvidenza e affidamento alla volontà del Padre celeste, per riportare alla Luce ciò che di più bello e di più buono c’è nella nostra vita, nella nostra storia personale, familiare e comunitaria di Strozza.”

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