A Torre de’ Busi zero morti per Coronavirus, ma 16 nuovi nati: il caso più unico che raro

Quello di Torre de' Busi è un caso più unico che raro: sono stati ben sedici i nuovi nati nei primi otto mesi del 2020, contro i zero deceduti per Covid-19.
7 Settembre 2020

Quello di Torre de' Busi è un caso più unico che raro: sono stati ben sedici i nuovi nati nei primi otto mesi del 2020, contro i zero deceduti per Covid-19. Una storia dai risvolti positivi, decorata da dieci fiocchi azzurri e sei rosa, quella di questo piccolo paese di circa 2.100 residenti che, nel 2018, aveva scelto di tornare nella provincia di Bergamo. Provincia fra le più colpite nei mesi di picco della pandemia, che però pare avere solo leggermente toccato il piccolo Comune, che ha registrato solo una quindicina di contagiati – tutti in isolamento e poi guariti.

Le domeniche di settembre e ottobre sono tutte prenotate per celebrare i battesimi – ha raccontato il parroco, don Daniele Plebani, al Corriere della Sera – In alcuni casi avrò un battesimo la mattina e uno il pomeriggio”. Le limitazioni dettate dal coronavirus, infatti, prevedono un solo bebè per volta, con la chiesa sanificata e soltanto i parenti potranno assistere alla celebrazione del primo sacramento. “Per la nostra comunità questi bambini sono luci di speranza”.

Una linea demografica, quella di Torre de' Busi, da qualche anno in crescita, che ha registrato molte nascite e pochi decessi, in media poco più di dieci. Nel 2019 le iscrizioni di nascita sono state 19: un numero che, con molta probabilità, verrà superato in quest'anno un po' particolare, considerando che ci sono altre due future mamme del paese che daranno alla luce i propri figli entro le prossime settimane.

L'ultimo nato della comunità, per ora, è un maschietto venuto al mondo a fine luglio, primogenito della consigliera comunale Giulia Piacentini. “Tutta la mia famiglia è nata e cresciuta a Torre – ha affermato la neomamma – anche noi abbiamo deciso di rimanere qua perché, se pur con meno servizi e comodità rispetto a una cittadina più grande, preferiamo far crescere la famiglia in un ambiente sano e in mezzo alla natura”.

Eppure, Torre de' Busi non è l'unico Comune “risparmiato” dall'ondata di contagi. Anche altri piccoli paesi nascosti fra le valli, come Blello, Vedeseta e Adrara San Rocco hanno registrato zero morti causa Covid. Don Plebani ha celebrato solo due funerali fra marzo e agosto. “Le esequie erano al cimitero, per stare all'aperto, in un caso di trattava di una morte per Covid ma il deceduto non era residente. Ero sempre in contatto con i parroci dei paesi limitrofi, loro hanno affrontato situazioni molto diverse”.

Il parroco ricorda le immagini dei carri armati, indelebili nella memoria del mondo, conscio che il centro della pandemia – Alzano, Nembro e Bergamo – sia avvenuto a pochi chilometri dal suo Comune. “Ciascuno di noi conosce qualcuno che è morto per il virus – ha concluso il parroco – in paese si respira gioia per i neonati, sollievo perché non ci sono state vittime, ma sappiamo bene che il virus ha agito e sta agendo ancora”.

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