Se ne è andato mercoledì 2 febbraio Mario Scalisi: “il professore”, così era conosciuto ovunque a Sant’Omobono, avrebbe compiuto 81 anni il 13 febbraio. Figura di spicco della comunità valdimagnina, è la figlia Floriana Venera Scalisi a raccontarci la storia personale del padre. “È arrivato in Valle nel ’70: era siciliano e si è laureato a Siena, dove già collaborava con diverse testate locali e si interessava di politica. Era stato sei mesi a Parigi, conosceva bene il francese e aveva iniziato ad insegnare. Gli era stato dato un incarico alle scuole medie di Selino Basso, presso la sezione distaccata di Costa Imagna”.
La Valle Imagna diventa così la sua casa. “Ha conosciuto mia madre, che insegnava a Rota Imagna – continua Floriana – e così si è stabilito qui. Oltre all’insegnamento ha iniziato una lunga attività in politica. Ha avuto cariche diverse, vicesindaco, assessore, fino al 2011. È stato anche assessore alla Comunità Montana Valle Imagna”. Un uomo poliedrico, senza dubbio, e sempre disponibile con chi avesse bisogno di una mano.
“Dopo la pensione, è diventato amministratore di una società che gestisce il traliccio di Valcava. Era esperto anche di quel settore, ha scritto un libro che è “Toni delle Antenne”, in cui parlava della nascita delle tv commerciali all’interno di un romanzo. Era molto conosciuto, un punto di riferimento culturale per la valle. Chi aveva un problema veniva dal “professore” e risolveva”. Ci racconta Floriana: “Ha avuto come alunni un’intera generazione dei ragazzi della Valle. Lui in giardino aveva una palma, aveva la passione del giardinaggio e la pianta è cresciuta ed è diventata altissima: diceva che lo rappresentava, perché anche lui si era integrato subito con la gente, gli piaceva stare con gli altri”.
“Per me è sicuramente stato un papà presente, un punto di riferimento che mi ha aiutato a crescere, lui aveva la passione della legge e io ora sono avvocato: mi aiutava nella professione ed è stato anche un nonno amorevole per mio figlio. Lascia un grande vuoto per noi. Domani (5 febbraio ndr) ci saranno i funerali presso la Chiesa Parrocchiale di Sant’Omobono (nella frazione di Mazzoleni ndr)”. La figura del Professore è familiare a tanti valdimagnini.
“Era il mio insegnante di francese nei primi anni ’90” dice il sindaco di Sant’Omobono Terme, Ivo Manzoni “ma per tutti era “il professore”. Se qualcuno aveva bisogno e lo chiamava, perché era sempre disponibile. Era una persona corretta, molto capace e intelligente: ha fatto del bene per tanta gente”.
Sentito anche il ricordo del vicesindaco di Sant’Omobono, Demis Todeschini: “È stato per me e per tantissime persone della Valle Imagna un punto di riferimento e a lui tutti dobbiamo qualcosa. La sua scomparsa ci lascia un grande vuoto e non possiamo che stringerci alla famiglia in questo momento di dolore. Voglio ricordalo con le sue stesse parole con le quali, nel suo libro “Toni delle antenne”, descriveva quel colto professore siciliano arrivato in Valle Imagna. Invito tutti a leggerlo perché rappresenta nel profondo quello che lui era. Tanti i suoi consigli sulla buona gestione del bene pubblico e tanti gli insegnamenti di vita”.