Mai come in questo ultimo periodo il desiderio di Pace è vivo nei pensieri e nel cuore di ognuno di noi, indipendentemente dall’età o dallo stile di vita che conduciamo. Una parola densa di significato che i valdimagnini sentono ancora più vicina grazie anche alla presenza di persone ucraine sul territorio che, in fretta e furia, hanno abbandonato la loro terra per raggiungere un posto sicuro. Sono presenti soprattutto nelle scuole diversi bambini e giovani ucraini che spesso riportano i nostri pensiero al tragico momento della guerra nel loro paese, senza però scordare ogni altro paese (se ne contano ben 47) che ogni giorno, da tempo, vive momenti di simili realtà devastanti e disperate. Ecco allora che, più di prima, la Marcia della pace 2023 a Sant’Omobono Terme assume un profondo valore e significato.
E’ la settima edizione quella di quest’anno che, nonostante il maltempo, ha visto la partecipazione di un lungo corteo di persone, studenti e autorità impegnate a dar voce a questo comune desiderio di Pace. Organizzata dall’Istituto Comprensivo di Sant’Omobono Terme, la Marcia della Pace ha coinvolto anche la scuola paritaria Imc di Cepino e diverse associazioni con sede sul territorio. Così venerdì 19 maggio alle 19.30 ci si è ritrovati alla sede Cai di S.Omobono Terme dove, all’insegna della multiculturalità, è stato preparato un “apericena dal mondo” con diverse bontà legate alle diverse tradizioni culinarie, preparate dalle famiglie e dai ragazzi della scuola Engim.
Dopo la degustazione, nel grigiore del maltempo, il lungo corteo è partito verso la scuola secondaria di primo grado saltando per ovvie situazioni metereologiche la tappa prevista alla scuola primaria di Selino Basso. Un folto e vivace corteo colorato, grazie alle bandiere provenienti da tutto il mondo che venivano sorrette e sventolate dai giovani partecipanti come segno concreto di unione tra i popoli. Il momento finale si è svolto presso la palestra della scuola secondaria. Gli alunni delle diverse classi hanno presentato canzoni e riflessioni sul tema della Pace, intervallati da momenti di musica e di spettacolo ad opera di ragazzi ucraini.
I saluti e i ringraziamenti della Dirigente dell’Istituto Comprensivo di S. Omobono Terme, Marzia Arrigoni, ha poi concluso la bellissima serata dedicata alla Pace. “Ringrazio di cuore tutti coloro che, attraverso la scuola, hanno contribuito a dare una grande lezione di vita agli 850 ragazzi del mio Istituto. Dico 850 perché non abbiamo dato solo un segnale di accoglienza positiva ai ragazzi provenienti dall’Ucraina, ma abbiamo aiutato anche tutti nostri ragazzi a comprendere come sia bello essere d’aiuto a qualcuno e tendere una mano a chi, giorno dopo giorno, ha bisogno di noi.
Ringrazio i giovani studenti e le loro famiglie, soprattutto quelle che si sono prestate ad accogliere questi ragazzi in casa loro. Ringrazio le autorità e le associazioni presenti a questa serata di alto valore educativo, compresi coloro che a vario titolo mi hanno aiutato in questo gesto di accoglienza. Accogliere e tentare di riportare serenità negli occhi di tutti è l’unico obiettivo che abbiamo ed è l’unico modo per contribuire nel nostro piccolo a sostenere la Pace nella speranza di lasciare ai posteri un mondo migliore di quello in cui viviamo oggi”.
Naturalmente la Marcia altro non è stata che un momento conclusivo di un intero percorso didattico sul tema della Pace, proprio come ha affermato Adam: “A scuola abbiamo trattato su molti aspetti il tema della Pace e alcune classi hanno lavorato sui conflitti nel mondo: in molti Paesi la pace è un sogno che speriamo possa diventare realtà, ma per poterlo fare noi stessi dobbiamo essere capaci di sognare e di fare qualcosa. Noi, in Valle Imagna, stiamo cercando di aiutare i nostri compagni ucraini a dimenticare la paura della guerra creando occasioni di incontro, attraverso un sorriso o un gesto di amicizia e di accoglienza. Per noi la Marcia della Pace non è una semplice marcia, ma un modo per dire che il sogno della pace si realizza se ciascuno di noi, insieme agli altri, prova a costruire la pace a partire dal “mondo” in cui vive. E noi questo stiamo provando a farlo”.