Alla Scala del Calcio danza la Dea. Milan-Atalanta finisce 0 a 3, capolavoro orobico

i bergamaschi dominano il Diavolo capolista con una partita perfetta
23 Gennaio 2021

Rullo compressore a San Siro. L’Atalanta veste i panni dell’asfaltatrice e a farne le spese è il Milan capolista: la partita dell’ultima gara di andata del campionato finisce 3 a 0 per i bergamaschi, un risultato netto e che nel complesso rispecchia la differenza di prestazione vista in campo.

La formazione degli orobici non prevede grandi sorprese. Ritorno dal 1’ per Freuler e Ilicic, Pessina dietro allo sloveno e a Zapata. Pioli, invece, è costretto a qualche cambio causa infortuni. Esordio quindi per Meitè, appena arrivato dal Torino, mentre Mandzukic e Tomor, gli altri due acquisti rossoneri, si accomodano in panchina.

La partita è vivace fin da subito, perché entrambe le squadre cercano di recuperare palla con il pressing e non hanno paura di attaccare con tanti uomini. Il Milan soffre la mancanza di Calhanoglu a centrocampo e perde progressivamente il pallino della gara, mentre la Dea riesce a trovare bene Ilicic, un po’ meno Zapata, stretto tra i centrali rossoneri. La grande intensità di gioco non favorisce la creazione di occasioni. La prima è per Hateboer, il suo destro da posizione defilata trova un grande Donnarumma. I bergamaschi alzano i giri, Ilicic prova la conclusione dai 25 metri, palla larga non di molto. Al 26’, da corner Freuler tocca per Ilicic che la mette fuori verso Gosens, il tedesco crossa e sul pallone Romero anticipa tutti di testa e segna.

L’Atalanta insiste, anche se i rossoneri cercano di dare più incisività all’attacco, senza trovare però la palla giusta. Al termine di un’ottima azione di contropiede orobica, Ilicic viene messo giù al limite. Lo sloveno si incarica di calciare la punizione, una botta forte che Donnarumma respinge. Il Diavolo si affida anche ai palloni alti: ogni punizione nella metacampo bergamasca diventa un cross nell’area di Gollini. Su uno di questi traversoni, Ibrahimovic sbuca alle spalle di Hateboer e con il ginocchio manda a lato una buona chance.

L’Atalanta è più convincente anche nella ripresa. Al 50’, Kessie in area sbraccia sul viso di Ilicic, rigore e giallo per l’ivoriano. Dal dischetto il numero 72 non sbaglia e la Dea trova un meritato raddoppio. Il Milan non reagisce, Ilicic in ripartenza pennella sulla testa di Zapata che in tuffo manda alto. Lo sloveno si mette in proprio al 67’: supera Musacchio con una finta e tira con il destro, fuori di poco. Pioli si vede obbligato a stravolgere la squadra e mette Mandzukic e Rebic per rendere i rossoneri offensivi. L’ex Juve si procura una buona chance a venti dalla fine, ma prima Romero si oppone, poi Gollini para.

Il tris bergamasco arriva nel miglior momento del Diavolo. I bergamaschi recuperano alto il pallone, Pessina manda in proiezione offensiva Romero, bravo a servire Zapata. Il colombiano, che due minuti prima aveva colto un palo di testa su corner, fredda Donnarumma in uscita e chiude di fatto l’incontro.

Gli ultimi minuti servono da passerella per una squadra fenomenale, in grado di sovrastare il Milan capolista grazie a un gioco rapido, preciso e in grado di rendere inefficace ogni tentativo di contromossa. Lezione di calcio vera, impartita in primis dal professor Ilicic, illuminante in ogni tocco di palla. Scegliere un migliore in campo è difficile, perché tutti gli 11 sono stati incredibili. Difesa perfetta con un Romero monumentale e goleador, centrocampo di quantità e qualità e un attacco ispirato dal mago di Maribor.

Passato il giro del boa, l’Atalanta si ritrova al girone di ritorno con il proprio record di punti in 18 partite. Un’ottima rampa di lancio per i futuri impegni, a partire dal doppio incontro con la Lazio. Prima in Coppa Italia, poi in campionato. È tutto ancora aperto e una squadra così non può precludersi nessun obiettivo.

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