Allarme zecche a Brembilla, San Pellegrino e San Giovanni: rischi e come proteggersi

È allarme zecche in Valle Brembana. Il parassita, solitamente diffuso in primavera e autunno, quest'anno sta proliferando nelle nostre valli probabilmente a causa del caldo anomalo.
1 Luglio 2022

È allarme zecche in Valle Brembana. Il parassita, solitamente diffuso in primavera e autunno, quest’anno sta proliferando nelle nostre valli probabilmente a causa del caldo anomalo.

Diverse le segnalazioni di escursionisti morsi un po’ da tutte le Orobie. Particolarmente colpita la Valle Brembana, nei paesi di Val Brembilla, San Pellegrino Terme (monte Zucco), tra Val Taleggio e San Giovanni Bianco (monti Foldone, Cancervo e Sornadello), ma anche in Val Cavallina e Presolana.

A confermare la veridicità delle segnalazioni il CAI. “A favorirne l’aumento sono stati probabilmente caldo e afa – spiega a L’Eco di Bergamo Giancelso Agazzi, segretario della Commissione medica del CAI di Bergamo  – e ci sono zone delle Alpi dove è vero allarme, in particolare nel Triveneto”. 

Ma quali sono i rischi? “Da noi – continua il responsabile Cai – possono provocare la malattia di Lyme, conosciuta anche come Borelliosi, malattia comunque curabile”. I sintomi tipici includono eritema migrante (eruzione cutanea caratteristica del morbo di Lyme), febbre, mal di testa, affaticamento e debolezza. I sintomi possono essere anche gravi e persistenti.

Consigli per prevenire morsi di zecca? “Quando andiamo in montagna – spiega Agazzi – meglio stare in centro al sentiero e non vicino all’erba, occorre andare il più possibile coperti, quindi, una volta tornati a casa, magari fare qualche controllo sulle zone del corpo più a rischio: il morso della zecca è indolore e non sempre ci si accorge. Collo, testa, ascelle, inguine sono le zone più colpite. In genere si ha arrossamento della zona interessata. Per circa un mese successivo occorre verificare che non ci siano sintomi o febbre”.

Controllare anche zaini, borse e animali al termine dell’escursione. La zecca va rimossa? Sì, subito, occorre pazienza, cercando di non danneggiarla. Basta una pinzetta: applicala il più vicino possibile all’attacco della zecca sulla pelle, tira dolcemente ma decisamente, imprimendo un leggero movimento di rotazione. Dopo ricordati di disinfettare la parte.

Fonte: L'Eco di Bergamo

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