Almenno San Bartolomeo, l’Amministrazione dei record: in 3 anni ottiene 10 milioni a fondo perduto

Il sindaco Frigeni: "È il risultato frutto anche di alcune scelte strategiche adottate dall’Amministrazione Comunale, come ad esempio quella di creare uno specifico team di progetto".
15 Ottobre 2022

Dieci milioni di euro: è questa la cifra record che l’Amministrazione Comunale di Almenno San Bartolomeo è riuscita a “portare nelle casse comunali” per realizzare opere pubbliche al servizio della comunità, di questi dieci milioni oltre sei provengono dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

“Un risultato straordinario assolutamente inimmaginabile all’inizio del mandato amministrativo – dichiara il Sindaco Alessandro Frigeniun risultato frutto anche di alcune scelte strategiche adottate dall’Amministrazione Comunale, come ad esempio quella di creare uno specifico “team di progetto” trasversale e interdisciplinare dedicato allo sviluppo degli investimenti e delle relative progettualità”

“Tale team (costituito da tecnici e funzionari comunali, da assessori e consiglieri delegati e da progettisti e consulenti esterni) – sottolinea il Vice Sindaco Massimo Todeschiniè riuscito a predisporre in breve tempo una serie di progetti riguardanti lo sviluppo del nostro territorio nei suoi vari ambiti (infrastrutture viabilistiche, ciclomobilità, valorizzazione del verde pubblico, riqualificazione del patrimonio edilizio comunale, rigenerazione urbana, ecc…) che sono stati poi oggetto di richiesta di finanziamento presso i vari enti sovracomunali”.

“Molti sono stati i progetti proposti dal Comune di Almenno San Bartolomeo che sono stati valutati positivamente dalle commissioni preposte alla formazione delle relative graduatorie di merito – evidenzia l’Assessore Livia Della Mussiaprogetti che sono poi stati finanziati a seguito di una procedura concorsuale ben precisa (i cosidetti “bandi”)”.

“Tramite questo approccio strategico, dal 2019 ad oggi il Comune di Almenno San Bartolomeo ha potuto ottenere contributi a fondo perduto praticamente da tutti gli enti sovracomunali” aggiunge l’Assessore Manuel Rota.

Precisamente: 8.096.809 euro dallo Stato; 1.569.198 euro dalla Regione Lombardia; 150.000 Euro dalla Provincia di Bergamo; 50.000 dal Consorzio BIM; 45.000 dalla Comunità Montana Valle Imagna; 38.600 da finanziatori privati. Per un totale di Euro 9.949.607,83.

“In particolare, dei 8.096.809,33 euro ricevuti dallo Stato mediante i vari Ministeri, ben 6.345.000,00 rappresentano risorse finanziarie del P.N.R.R. (Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa)“, sottolinea il Consigliere Delegato Sabrina Castelli.

Con questi fondi abbiamo già realizzato (o sono in corso di ultimazione) diverse opere – aggiunge il Consigliere Delegato Gianbattista Brioschitra cui le più significative sono:  l’ampliamento della scuola media consortile ,il completamento della ciclovia del romanico, la riqualificazione degli impianti sportivi di Via Montale, il consolidamento del muro di Via IV Novembre, la riqualificazione del parcheggio del cimitero del capoluogo e la realizzazione del nuovo Parco della Fornace”.

“A queste opere si aggiungono poi diversi interventi di manutenzione straordinaria realizzati su tutto il vasto territorio almennese, che, come è noto – evidenzia il Consigliere Delegato Vittorio Oberti – si estende dalla località Campino sul fiume Brembo a circa 200 mt. s.l.m. fino agli oltre 1.200 mt. s.l.m. in prossimità del crinale del Monte Linzone”. 

E sempre grazie a questi ingenti contributi a fondo perduto potremo realizzare nei prossimi anni altre importanti opere attese da tempo dalla nostra comunità – aggiunge l’Assessore Annarita Cornali – quali: la realizzazione del nuovo polo per l’infanzia; l’ampliamento della scuola primaria; il restauro della Villa dell’Amicizia; la realizzazione del nuovo centro di raccolta rifiuti (c.d. isola ecologica) nella zona industriale di Castel Gandosso.

“Si tratta di opere di portata epocale per il nostro paese – conclude il Consigliere Delegato Nicola Manzoniche potremo realizzare grazie a questo notevole sforzo progettuale che abbiamo messo in atto e che ci ha consentito di reperire dall’esterno ingenti risorse finanziarie senza gravare sul bilancio comunale”.

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Commenti:
  1. Almenno ha davvero bisogno di un nuovo polo scolastico 0-6 ? Da una mia rapida ricerca sull’andamento demografico di Almenno risulta che la fascia di popolazione 0-14 , dopo il picco del 2012, sia in diminuzione : ci sono delle proiezioni riferiti alla fascia 0-6 che fanno pensare ad un suo aumento tale nei prossimi anni che l’attuale offerta non riesca a soddisfare ?

    Seconda obiezione: Almenno ha un territorio molto vasto e le due attuali scuole materne 3-6 anni riescono a servire le diverse platee , quella della pianura e quella di parte alta del apese e frazioni: unificarle in un unico polo renderebbe più scomodo il servizio per una , o entrambe, le platee. Inoltre un nuovo e unico polo porterebbe all’abbandono dell’ennesimo edificio del nostro bello e sempre più spopolato centro storico, contribuendo così ad accelerarne la morte.

    Terza obiezione, sull’impatto ambientale: si parla di una nuova costruzione , quindi di cementificare ancora delle aree verdi, in un territorio che mi sembra abbia già consumato abbastanza suolo.

    Concludendo: a mio parere, Almenno non ha bisogno di un unico polo scolastico, ma caso mai di potenziare anche il secondo, aggiungendovi il servizio del nido.

    Non trovo solidale, etico e dignitoso usare dei soldi pubblici, che ovviamente sono sottratti ad altri, per un’opera di cui Almenno non ha necessità.
    Mi parrebbe un gesto migliore quello di restituirli.

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