Almenno San Salvatore torna a festeggiare la “Candelora”: programma, chiusura strade e storia

Torna ad Almenno San Salvatore una delle feste religiose più significative e sentite da tutta la Valle Imagna: La Candelora. Nell'articolo tutte le info e la storia.
30 Gennaio 2023

Dopo due anni di stop, torna, giovedì 2 febbraio, ad Almenno San Salvatore, una delle feste religiose più significative e sentite da tutta la Valle Imagna: La Candelora. 

Come ogni anno, migliaia di pellegrini saranno in visita al santuario della Madonna del Castello e alle bancarelle. Le celebrazioni religiose si susseguiranno per tutta la giornata. Le bancarelle avranno una nuova collocazione nel rispetto delle normative previste in termini di sicurezza. Saranno posizionate in Piazza Madonna del Castello, Via Toscanini ( solo in parte) e Via Ponte della Regina. Ci saranno le giostre nel Piazzale Giuramento di Pontida.

“Dopo l’ultima edizione del 2020 torna quest’anno la Fiera della Madonna Candelora – spiega l’assessore a Bilancio, Tributi, Commercio e Attività produttive Lavinia Cornali -. È un appuntamento molto importante ed atteso dai cittadini almennesi e non solo . Quest’anno nel rispetto delle norme di sicurezza le tradizionali bancarelle avranno una nuova collocazione concordata con le associazioni di categoria. Ci saranno inoltre alcune bancarelle di aziende di prodotti tipici della Valle Imagna.

È inoltre attivo un servizio bus navetta dalle ore 8 alle ore 18 che sarà operativo per agevolare gli spostamenti dal parcheggio di Via Pitentino (area mercato) e dal parcheggio in zona San Giorgio ( area Fondazione Rota). Un ringraziamento a tutti i volontari che collaborano con l’Amministazione Comunale per la buona riuscita di questa giornata tanto attesa”.

DIVIETI STRADALI

Il 2 febbraio 2022 diversi divieti di sosta ad Almenno San Salvatore a causa delle bancarelle della Candelora. DIVIETO DI SOSTA CON RIMOZIONE FORZATA a tutti i veicoli eccetto autorizzati dalle ore 05:00 alle ore 08:00 del 02/02/2023 nei parcheggio di via Ponte della Regina siti presso i civici 1 – fronte 6 – fronte 20 ed in tutta la via Toscanini – PREDISPOSIZIONE SEGNALETICA A CURA DEGLI ORGANIZZATORI;

Temporaneo DIVIETO DI TRANSITO eccetto mezzi di soccorso ed ambulanti autorizzati dalle ore 05:00 alle ore 21:00 del 02/02/23 su: via Carducci (da intersezione con SP 175 ad intersezione con via Toscanini), via Toscanini (da intersezione con via Carducci ad intersezione con via Verdi), via Madonna del Castello, via Ponte della Regina, via Romanelle (da intersezione con via Ponte della Regina fino ad intersezione con SP 175) – PREDISPOSIZIONE SEGNALETICA A CURA DEGLI ORGANIZZATORI;

Il DIVIETO DI SOSTA CON RIMOZIONE FORZATA a tutti i veicoli eccetto autorizzati dalle ore 05:00 alle ore 08:00 del 02/02/2023 nel parcheggio sito all’intersezione tra via Carducci e via A. Volta – PREDISPOSIZIONE SEGNALETICA A CURA DEGLI ORGANIZZATORI;

L’istituzione del temporaneo DOPPIO SENSO DI CIRCOLAZIONE a tutti i veicoli dalle ore 05:00 alle ore 21:00 del 02/02/2023 su tutta la via Dogana – PREDISPOSIZIONE SEGNALETICA A CURA DEGLI ORGANIZZATORI;

Istituzione DIVIETO DI SOSTA temporaneo, con rimozione forzata, per tutti i veicoli (eccetto autorizzati), nelle aree di sosta del PIAZZALE DEL GIURAMENTO DI PONTIDA e nel parcheggio presso intersezione tra via Padre Alberto Gazzaniga e via Borgo Antico dalle ore 06:00 del 23/01/2023 alle ore 24:00 del 27/02/2023

Le celebrazioni

Oggi, lunedì 30 gennaio, alle ore 16.30 recita S.Rosario e a seguire S.Messa con riflessoine in preparazione alla festa della Candelora al Santuario. Domani, martedì 31 gennaio, alle ore 9.00 Santa Messa e catechesi degli adulti ai Cappuccini. Ore 16.00 Santa Messa per i ragazzi della catechesi ai Cappuccini, a seguire pane e nutella per tutti. Ore 16.30 recita S.Rosario e a seguire S.Messa con riflessione in preparazione alla festa della Candelora al Santuario.

Mercoledì 1 febbraio ore 17.30 recita S.Rosario e a seguire S.Messa della vigilia ore 20.30 ufficio di vigilia alla Festa della Candelora. Giovedì 2 presentazione del signore al Tempio “La Candelora”. Tutte le S.Messe saranno celebrate al Santuario alle ore 7.00, 8.00 e 9.00. Ore 10.30 S.Messa solenne con benedizione delle candele presieduta dal Monsignor Ottorino Assolari vescovo emerito di Serrinha (Brasile). Ore 1.00 Vespri, ore 16.00 Santa Messa per i ragazzi e giovani dell’oratorio. Ore 18.00 Santa Messa.

La Madonna della Candelora: la storia

Il 2 febbraio è alle porte, è questa una data che per Almenno San Salvatore, ma non solo, significa Festa della Candelora o Madonna delle candele. In questa occasione ormai da secoli, una “marea” di persone si riversa verso il nostro Santuario della Madonna del Castello; certo ci sono le bancherelle che occupano in un raggio vastissimo ogni via e ogni angolo disponibili, ma sappiamo che questo (le bancherelle) come testimoniano anche gli storici locali, sono la conseguenza e non la causa dell’afflusso per tutto il giorno di diverse migliaia di persone.

Come si spiega questo fenomeno, cosa sta alla base di questo afflusso che ogni anno appare sempre più sorprendente; perché tanta gente, non solo del paese, ma da tutte le Valli ed anche da fuori Provincia accorre ad Almenno? La devozione popolare è indubbiamente la spiegazione più logica, ogni santuario esercita la propria attrattiva e spesso la radice di certe tradizioni religiose si perde nella notte dei tempi e si trasmettono di generazione in generazione in modo quasi automatico e particolarmente la “festa” del Santuario si impone da sé senza il bisogno di particolari spiegazioni.

Ma la festa del 2 febbraio non è la festa del Santuario della Madonna del Castello, che è invece il 26 aprile, giorno del Prodigio, che è alla base della costruzione del vero e proprio Santuario, che è la “terza parte” in ordine di tempo e di costruzione di tutto il complesso della Chiesa che oggi noi vediamo. La popolarità e il richiamo della celebrazione del 2 febbraio, ricorrenza liturgica della Presentazione di Gesù al tempio e Purificazione di Maria, ha allora radici molto più lontane non solo cronologicamente, ma anche architettonicamente nella cripta del complesso monumentale che sorge dove anticamente si trovava la Cappella Palatina (la cappella del palazzo del re).

“La cripta è il luogo più importante della Madonna del Castello anzitutto per un motivo religioso: da qui il cristianesimo si è irradiato in tutto il territorio della Plebania di Almenno. A riprova di questo sta la tradizione della festa della Madonna Candelora, il 2 febbraio, in cui si ricorda la Purificazione della Vergine. In questo giorno ogni anno scendono nella cripta e sostano in preghiera migliaia di persone provenienti dai paesi che in passato erano soggetti alla pieve di Almenno. Per loro è come tornare alle origini della fede. Lo si può affermare anche per un motivo storicoartistico: la cripta di Almenno, insieme a quella del Pozzo Bianco di Bergamo, è un’opera unica in Bergamasca”, scrive lo storico locale Prof. Paolo Manzoni nel suo libro Guida dialogata: Romanico, Gotico e Rinascimento ad Almenno.

Al di là quindi della devozione popolare o meglio attraverso questa devozione, che richiama ogni anno tante persone, la festa del 2 febbraio ci porta alla radice della nostra fede quello scendere nella cripta attraverso una scala per poi risalire dall’altra, magari con qualche fatica, ci ricorda il nostro Battesimo, secondo il suo rito originario. É un immergersi attraverso l’acqua del battesimale in Cristo con tutto il carico delle nostre miserie e del nostro peccato, per riemergere grazie al dono del Suo Spirito, completamente rinnovati e purificati.

Tutto questo non è automatico, né tanto meno magico, ci chiede la fede (o meglio ci porta a chiedere il dono della fede) per poterci totalmente affidare al Signore attraverso un cammino spesso faticoso e non privo di sacrifici, ma sempre certi che l’amore del Signore che la Madonna del Castello ci indica invitandoci con la sua mano sinistra a guardare il Figlio sorretto con la destra, è sempre più forte di tutte le nostre debolezze, fatiche e difficoltà.

Se ci poniamo entro questo orizzonte, ci possiamo rendere conto che il 2 febbraio al di là della tradizione e della devozione del bacio della reliquia e dell’accendere una candela (cose senz’altro buone) è indubbiamente però, molto, molto di più: è andare alle fondamenta della nostra fede, per verificarne la consistenza, e chiedere al Signore attraverso Maria di rafforzarla e irrobustirla perché la nostra superficialità, la nostra indifferenza e la nostra distrazione corrono ogni giorno il rischio di indebolirla.

Testo scritto da Don Mario e tratto dal bollettino parrocchiale di Almenno San Salvatore del gennaio 2015

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross