Crisi energetica, “caro bollette”, aumento delle materie prime, inflazione. Un allarmante intreccio di eventi si sta profilando all’orizzonte di questo autunno 2022. Una vera e propria tempesta perfetta, che rischia di minacciare la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Ad essere toccati non sono sole le famiglie e le aziende, ma anche gli enti locali, in particolar modo i Comuni.
Se l’inflazione continuerà a crescere o a essere così alta, serviranno nuovi interventi governativi o i Sindaci non riusciranno a chiudere i bilanci, se non tagliando fondi ai servizi, quelli essenziali, quali servizi educativi e welfare, cultura, turismo e lavori di manutenzione, o aumentando le tasse locali. Scelte che ricadranno in maniera drammatica sui cittadini.
“Rischi ancora più marcati per i piccoli Comuni montani – sottolinea Carlo Personeni, presidente del Consorzio BIM fiumi Brembo e Serio e Lago di Como – Spesso sono privi di leve finanziarie e tributarie adeguate e situati in fasce di territorio svantaggiate a livello climatico, che non consentono rilevanti margini di manovra, soprattutto nella stagione fredda. Proprio da novembre, con l’approssimarsi dell’inverno, il “caro energia” si farà sentire con più forza, con bollette del metano che spareranno alle stelle”.
“In questa situazione di emergenza – continua Personeni – viene in aiuto la legge 959/53, istitutiva dei Consorzi BIM, che disciplina l’impiego delle risorse dei sovracanoni: infatti, consente ai Consorzi di chiedere, in sostituzione del sovracanone, la fornitura di energia elettrica. Pertanto, il Consiglio Direttivo ha deliberato, in via del tutto straordinaria e nello spirito della norma, di impiegare parte delle risorse derivanti dai sovracanoni, per abbattere i costi del “caro energia” che stanno attanagliando gli enti consorziati. E, così, con voto unanime, ha stanziato la cifra di 1,7 milioni di euro, a fondo perduto! Nello specifico - prosegue Personeni -, 700.000 euro provengono da disponibilità rintracciate nel bilancio 2022, mentre il milione di euro sono risorse già assegnate nel bilancio 2022 dal Consorzio alle Zone e alle quattro Comunità Montane (Val Brembana, Val Seriana, Valle Imagna, Val San Martino), alle quali si chiede un loro impiego fino al 50% per affrontare l’emergenza in atto”.
In particolare, 629.000 euro alla Comunità Montana Val Brembana, 629.000 euro alla Comunità Montana Val Seriana, 221.000 euro alla Comunità Montana Valle Imagna, 136.000 euro alla Val San Martino e 85.000 euro ai Comuni Rivieraschi. A beneficiarne i 127 Comuni perimetrati nel Consorzio BIM: per la precisione, 98 inseriti nelle Comunità Montane e 29 “non montani”.
“Stiamo valutando i criteri d’impiego delle risorse assegnate, come pure le tempistiche per procedere in via d’urgenza – sottolinea Personeni – Pensiamo di delegare alle singole Zone e Comunità Montane il riparto delle risorse. In tal senso, abbiamo già incontrato i Presidenti delle Comunità Montane e i rappresentanti di Zona, per condividere l’iniziativa e coordinarne l’operatività sui territori”.