Un passo indietro da parte di Enel Green Power sulla scelta di lasciare un solo operatore nella diga di Sardegnana nel Comune di Carona, come anche per le dighe in provincia di Trona (Sondrio) e Venerocolo (Brescia). Enel Green Power ha informato gli stakeholder di voler promuovere un’ulteriore fase di approfondimento sul sistema di gestione delle guardianie, nel più ampio contesto della relazione con il territorio e i suoi amministratori.

“Pur ritenendo che il presidio in singola, già attuato nella maggioranza delle dighe lombarde e nazionali, non comporti una riduzione degli standard di sicurezza e dei livelli occupazionali – fanno sapere – l’Azienda ha ritenuto opportuno sospenderne temporaneamente l’attuazione, a partire dal prossimo 30 giugno. Questa scelta nasce con l’obiettivo di favorire un’ulteriore occasione di confronto con le comunità locali, le rappresentanze sindacali, i lavoratori e le istituzioni.

Enel Green Power, da sempre profondamente radicata nelle aree in cui opera, ritiene che il dialogo costruttivo rappresenti un fondamentale strumento per portare avanti la collaborazione e creare valore realmente condiviso. L’Azienda auspica che questa apertura a proseguire nel dialogo venga accolta positivamente ribadendo la sua attenzione verso chi vive, lavora e amministra i territori”.

“Notizia positiva il ripensamento di Enel Green Power. Le sperimentazioni servono per valutare le varie situazioni ed opportunità, ed è un bene che Enel, che ha sempre avuto ottimi rapporti di collaborazione con le Amministrazioni di montagna, abbia rivalutato la questione” dichiara il consigliere regionale Jonathan Lobati.

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