“Collegamenti stradali e ferroviari fra le nostre valli per ripopolarle “: la proposta di Galizzi

Alex Galizzi, consigliere regionale della Lega e componente della Commissione Montagna di Regione Lombardia, si muove presentando la sua richiesta di una commissione di studio per Indagine di fattibilità e potenzialità socioeconomiche di collegamenti intervallari ferroviari e stradali.
9 Settembre 2022

“La rete stradale dei territori montani del nord Lombardia è principalmente collegata da valle a valle solo tramite valichi e strade con forti limiti di utilizzo, mentre la rete ferroviaria è realizzata con il passaggio della quasi totalità del traffico su rotaia proveniente dalle altre città capoluogo lombarde passando su Milano. Carente nei collegamenti diretti e veloci tra il Piemonte con Varese, Como e Lecco ed esclude completamente i collegamenti tra Lecco e le vallate bergamasche e bresciane fino ad arrivare al Trentino ed al Veneto.”

Questo il punto di partenza da cui Alex Galizzi, consigliere regionale della Lega e componente della Commissione Montagna di Regione Lombardia, si muove presentando la sua richiesta di una commissione di studio per Indagine di fattibilità e potenzialità socioeconomiche di collegamenti intervallari ferroviari e stradali per il rilancio dell’economia, del turismo e del trasporto pubblico di persone e merci nelle aree montane lombarde.

“Dobbiamo favorire una sempre maggiore connessione tra l’economia lombarda e quelle delle altre regioni del nord e questo impone la creazione e il rinnovo di infrastrutture nodali”, spiega Galizzi. “Offrire una rete viaria e ferroviaria che attraversi da est a ovest il nord della Lombardia attraverso le aree montane permetterebbe di ripopolare i Comuni montani aumentandone anche l’attrattività turistica e riducendone lo svantaggio competitivo nel quale si trovano. E soprattutto attrarre da fuori, imprese, università, poli tecnologici, strutture di ricerca e ospedaliere.”

Galizzi si sofferma in particolar modo sul suo territorio, ovvero la Bergamasca, indicando gli enormi vantaggi che lo sviluppo infrastrutturale porterebbe alla sua economia. “La completezza della filiera produttiva richiede a maggior ragione per le aree più marginali, infrastrutture efficienti che favoriscano la mobilità delle persone, l’afflusso di materie prime, lo scambio di semilavorati e l’uscita dei prodotti finiti. Parliamo di una economia fatta da una robusta struttura delle filiere produttive, in una posizione strategica a livello regionale. Ma che rischia di non essere sfruttata al meglio se povera di connessioni non solo con Milano ma anche con il sistema infrastrutturale sovralocale.”

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Commenti:
  1. Mi sembra una cosa molto interessante per le nostri Valli…!…Basta guardare la cartina geografica…sono quasi tutte Valli a “Cul de sac”…o quantomeno con collegamenti intervallari…insignificanti per uno sblocco della movimentazione a tutti i livelli!…Idea da appoggiare assolutamente!!!…

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