Comunità montane Val Brembana e Valle Imagna: dalla Regione 2,5 milioni per lo sviluppo locale

Finanziamenti che potranno servire per interventi di sviluppo territoriale, messa in sicurezza, efficientamento energetico, rafforzamento delle infrastrutture.
29 Novembre 2022

Regione Lombardia finanzierà le Comunità Montane con un importo complessivo di 35 milioni euro. A stabilirlo è una delibera proposta dell’assessore a Enti Locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori, che ne ha definito, in particolare, i criteri e le modalità per l’erogazione delle risorse finanziarie. Nelle nostri valli arriveranno oltre 2,5 milioni di euro: 1 milione e 739 mila euro per la Comunità Montana Valle Brembana e 812 mila euro per la Comunità Montana Valle Imagna.

“Fin dall’inizio del nostro mandato – commenta il presidente Fontana – abbiamo posto attenzione in particolare verso la montagna. E non è un caso infatti che sia stato dedicato uno specifico assessorato proprio a queste aree della regione. Un percorso che è proseguito anche in questi ultimi mesi con azioni mirate e concrete alle ‘Aree interne’ della Lombardia”.

“Regione Lombardia – spiega l’assessore Massimo Sertorisostiene le Comunità Montane con queste importanti risorse, con l’obiettivo di realizzare interventi speciali a favore della montagna ma anche per fronteggiare gli incrementi degli importi dei quadri economici delle opere e delle iniziative già avviate. Prosegue l’attività della Regione e dell’assessorato – conclude Sertori – che mira al sostegno e allo sviluppo di questi territori tanto belli quanto fragili”. 

Le Comunità Montane potranno inoltre destinare le risorse alla realizzazione di progetti riguardanti il patrimonio pubblico di propria competenza o dei Comuni afferenti. L’importante è che rientrino complessivamente nelle seguenti categorie:

1 – in materia di:

a) Sviluppo territoriale sostenibile. Sono compresi interventi in materia di mobilità sostenibile, nonché interventi per la realizzazione, l’adeguamento e la messa in sicurezza di strade, scuole, edifici pubblici e patrimonio comunale. Rientrano anche l’ abbattimento delle barriere architettoniche e gli interventi per fronteggiare il dissesto idrogeologico e per la riqualificazione urbana.

b) Efficientamento energetico. Tra gli interventi ci sono quelli volti all’efficientamento dell’illuminazione pubblica, al risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e anche quelli per l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

c) Rafforzamento delle infrastrutture indispensabili soprattutto per la connessione internet. Particolare attenzione anche alla fibra ottica e alla realizzazione e ampliamento di aree ‘free wi-fi’.

2 – Nelle materie inerenti alle funzioni proprie, conferite o anche delegate.

3 – Per fronteggiare, in particolare, gli incrementi degli importi dei quadri economici di investimenti che sono in corso di attuazione. Sono compresi anche quelli in fase di progettazione almeno definitiva indipendentemente dalle categorie sopra richiamate.

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