Cornabusa, torna il pellegrinaggio notturno da Sotto il Monte: 30km sulle orme di Papa Giovanni

Dopo cinque edizioni era diventato ormai un appuntamento imperdibile per i tantissimi fedeli che decidevano di affrontarlo. Torna il Pellegrinaggio Diocesano Notturno da Sotto il Monte alla Cornabusa.
18 Luglio 2022

Dopo cinque edizioni era diventato ormai un appuntamento imperdibile per i tantissimi fedeli che decidevano di affrontarlo. Stiamo parlando del Pellegrinaggio Diocesano Notturno da Sotto il Monte alla Cornabusa.

Quest’anno torna quindi per la sua sesta edizione, dopo due anni di stop causa pandemia. La data da segnarsi in rosso sul calendario è sabato 3 settembre. Partenza ore 22.00 da Sotto il Monte, Giardino della Pace, e arrivo domenica 4 settembre ore 7.00 al Santuario della Cornabusa. Durante il percorso saranno proposti brani di riflessione e momenti di preghiera.

È previsto un servizio pullman al costo di 5 euro: sabato sera, ore 20.15, partenza dal piazzale del Mercato a Selino Basso di Sant’Omobono Terme in direzione Sotto il Monte e la domenica mattina, dal parcheggio del Santuario in direzione Sotto il Monte dopo la Santa Messa delle ore 7.00 presieduta dal Vescovo Francesco Beschi. Il pellegrinaggio si svolgerà anche in caso di pioggia. È richiesta l’iscrizione tramite telefono allo 035.852483 o via email scrivendo a [email protected].

Il percorso, che toccherà strade sterrate e secondarie dove possibile, sarà lo stesso delle edizioni precedenti e toccherà i paesi di Sotto il Monte, Botta, Mapello, Ambivere, Barzana, Almenno San Bartolomeo, Almenno San Salvatore, Strozza, Capizzone, Bedulita e, infine, Sant’Omobono Terme, paese dove si trova appunto il Santuario della Cornabusa.

Il percorso, di circa 30 Km, è la strada che Angelo Giuseppe Roncalli percorreva d’estate per raggiungere il santuario della Cornabusa, a piedi nella salita alla grotta. Un appuntamento al quale fu fedele fino all’agosto del 1958, prima di entrare in Conclave. Era per lui la sosta non solo in un luogo particolarmente affascinante dal punto di vista naturalistico, ma la sosta nel mistero della creazione: “… E’ il Santuario più bello che esista, perché non l’ha fatto la mano dell’uomo, ma Dio stesso”.

Foto: Peppo Vergani via Facebook

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