Covid, oggi la riunione per le nuove misure: lockdown nei weekend e zone rosse ‘modello Codogno’

Una riunione con il Comitato tecnico-scientifico è stata convocata questa mattina alle 9 dal Governo. Sul tavolo di discussione c'è la possibilità di introdurre nuovi divieti che andranno a modificare il Dpcm in corso.
9 Marzo 2021

Una riunione con il Comitato tecnico-scientifico è stata convocata questa mattina alle 9 dal Governo. Sul tavolo di discussione c'è la possibilità di introdurre nuovi divieti che andranno a modificare il Dpcm in corso, come misura per contrastare l'innalzamento della curva dei contagi e che potrebbero già entrare in vigore da questo fine settimana.

Tra le possibili nuove restrizioni al vaglio di Governo ed esperti c'è il lockdown nei fine settimana e in tutte quelle aree con contagi superiori a 250 per 100 mila abitanti (che diventano zona rossa) e la serrata dei negozi nei Comuni dove chiudono le scuole.

L'istanza di Palazzo Chigi agli scienziati è chiara: “il progressivo mutamento del quadro epidemiologico” sollecita un'indicazione “sulla necessità di implementare le misure di mitigazione e contenimento del virus”. Dello stesso parere anche l'Istituto Superiore di Sanità, che venerdì scorso già riteneva “indispensabili regole più strette per contrastare l'aumento sostenuto della circolazione di alcune varianti”.

- La Voce delle Valli

Nuove misure: cosa potrebbe cambiare

Il parametro chiave sono i contagi: più di 250 ogni 100 mila è la soglia oltre la quale andranno chiuse scuole, negozi e luoghi di aggregazione. In tutti i Comuni in cui verrà decretata la zona rossa, hanno sottolineato gli esperti, dovrà essere adottato il “modello Codogno”: uscire di casa soltanto per comprovate esigenze, motivi di lavoro, salute, urgenza. Una stretta che vede anche la chiusura di tutte le attività ritenute non essenziali e l'ampliamento della fascia rossa anche ai Comuni limitrofi, pure se l'incidenza dei casi è più bassa.

Nei fine settimana, gli scienziati vorrebbero anche istituire un vero e proprio lockdown, in tutta Italia. Ma la scelta in questo caso sarà politica, perché chiudere tutto significa anche serrare anche bar e ristoranti che si trovano in fascia gialla, obbligandoli ad avvalersi di asporto e consegna a domicilio. Un'altra ipotesi è quella di far scattare un lockdown generalizzato di tre o quattro quando su tutto il territorio nazionale si dovessero superare i 30.000 contagi giornalieri, per permettere alla campagna vaccinale di accelerare.

In tutte le regioni dove le scuole verranno chiuse, potrebbe poi scattare anche la chiusura di grandi magazzini e centri commerciali, ma anche di alcuni negozi. Per cinema e teatri il destino è in sospeso: torna in discussione la riapertura, già fissata per il 27 marzo. Una decisione definitiva sarà presa il 20 marzo.

Ultime Notizie

X
X
linkcross