Covid, stop a caccia e pesca in Lombardia: arrivata l’interpretazione del Dpcm

L’attività venatoria e di pesca non possono essere assimilate all’attività sportiva consentita del Dpcm
7 Novembre 2020

In seguito alla pubblicazione del Dpcm del 4 novembre che ha decretato la cosiddetta fascia rossa in tutta la Lombardia, la Regione Lombardia ha subito chiesto chiarimenti in merito alla possibilità di svolgere attività venatoria e di pesca dilettantistica.

Il Decreto infatti prevede la possibilità di svolgere attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale.

 

La Prefettura di Milano ha riferito che, in considerazione dell’attuale contesto epidemiologico e per ridurre al massimo gli spostamenti individuali, si tende a supportare una interpretazione restrittiva.

E che quindi l’attività venatoria e di pesca non possono essere assimilate all’attività sportiva consentita del Dpcm. Salvo che non si tratti di pesca sportiva o di tiro a volo come da allegato provvedimento del Ministro dello sport. Che individua le discipline sportive riconosciute dal Coni. Le attività di caccia e di pesca, dunque, sono, al momento, da considerarsi sospese.

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