Lombardia chiede al Governo chiusura negozi. Si valuta stop ad attività produttive e trasporti

Le nuove misure del Governo non sembrano essere sufficienti ad arginare in tempi utili l'emergenza coronavirus per Regione Lombardia, che nella persona dell'assessore al Welfare Giulio Gallera ha dichiarato la necessità di misure ancora più severe.
10 Marzo 2020

Le nuove misure del Governo non sembrano essere sufficienti ad arginare in tempi utili l'emergenza coronavirus per Regione Lombardia, che nella persona dell'assessore al Welfare Giulio Gallera – ai microfoni di Aria Pulita su 7 Gold – ha dichiarato la necessità di misure ancora più severe. 

“Prendiamo atto che da parte del Governo c’è stata una presa di consapevolezza della gravità del momento ma questa presa di consapevolezza deve portare ad un inasprimento delle misure in vigore in Lombardia, a partire dalla chiusura 24 ore su 24 di tutti i negozi, eccezion fatta per quelli che vendono prodotti di prima necessità, come alimentari e farmacie”, commenta Gallera. 

“Con il Governo in alcuni momenti la collaborazione è mancata. […] (e in merito al decreto di sabato 8 marzo ndr) Noi avevamo chiesto alcuni migliorativi come quello di chiudere i negozi e l'unica cosa che ci è stata accolta è la chiusura dei bar alle 18. Avevamo già chiesto di chiudere tutte le attività commerciali, perché se io esco per andare a lavorare non posso fermarmi a fare shopping. Ma forse è arrivato il momento di inasprire ancora di più le misure. Valuteremo in queste ore queste ore se c’è la necessità di chiudere anche i trasporti e le attività produttive​”, ha detto Gallera come riporta L'Eco di Bergamo.

“Chiudere per 15 giorni interamente almeno la Lombardia  – prosegue Gallera – può servire a ridurre o bloccare diffusione del virus, lo dicono gli esperti. Perché noi altri 15 o 20 giorni con una crescita così forsennata delle persone nei pronto soccorso e nelle terapie intensive non li reggiamo, non li regge la Lombardia e non li regge l’Italia”. 

 

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