Rubano nell’orto gestito dai disabili del Centro diurno di Zogno: ‘aiutateci a sorvegliare’

Frutta e verdure, coltivate con impegno e sacrificio, spariscono senza lasciare traccia, ma lasciando l'amaro in bocca di chi ha visto il frutto del proprio impegno rubato.
9 Settembre 2019

Frutta e verdure, coltivate con impegno e sacrificio, spariscono senza lasciare traccia, ma lasciando l'amaro in bocca di chi ha visto il frutto del proprio impegno rubato. Succede lungo il percorso della ciclopedonale della Valle Brembana, fra Ambria e Zogno, dove sorge un piccolo rettangolo di terra gestito e coltivato dai ragazzi del Centro disabili diurno di Zogno.

Una piccola attività, rigogliosa di fiori, frutti, verdure ed erbe, orgoglio dei ragazzi del Centro che grazie a questo lavoro alla semina e al raccolto imparano a gestire la propria manualità ma – soprattutto – imparano che prendendosi cura di un piccolo seme può germogliare una nuova vita. Una lezione che, pare, non sia stata invece impartita a tutti: in dieci anni di attività, sono stati diversi gli episodi di furto in questo piccolo appezzamento sul fiume.

L'ultimo proprio settimana scorsa. Un uomo, scrivono i volontari del Centro in un post su Facebook, ha rubato tutto il sudato raccolto, con tanto di borsa. E a nulla è servito intimargli di non farlo: il signore “si è permesso di mandarci a quel paese” è stato il commento in uno dei post, che pregano nel frattempo chiunque passi su quel tratto di strada di aiutare loro e i ragazzi a sorvegliare la zona e a far desistere eventuali altre persone che considerano l'orticello un mezzo per fare la spesa senza spendere un centesimo.

Se un passante si fermasse, chiedendo un frutto di nostra produzione, sarebbero i nostri ragazzi i primi a farsi avanti – ha spiegato Ezio Carminati, responsabile del Centro, a L'Eco di Bergamo – Potrebbe essere l’occasione giusta per far due chiacchiere e conoscere nuove persone”.

Ultime Notizie

X
X
linkcross