Unigasket, dai tubi alle mascherine Made in Bergamo a km 0

L’idea in pieno lockdown, sulla scia del coinvolgimento di Confindustria Bergamo.
31 Luglio 2020

Nasce Unimed-Pharma Division, la divisione aziendale dedicata al settore medicale di Unigasket, gruppo internazionale di Villongo (BG) specializzato nella progettazione e produzione di tubi e guarnizioni industriali in PTFE, silicone, polimeri termoplastici ed elastomeri di ogni tipologia. La nuova divisione – inaugurata martedì 28 luglio alla presenza di autorità e istituzioni, tra cui il Presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia – è nata in pieno lockdown, sulla scia del coinvolgimento di Unigasket nella task force di 32 aziende che hanno risposto all’appello di Confindustria Bergamo per contribuire alla produzione di mascherine ad uso sanitario realizzate con il tessuto non tessuto (TNT).

Una sinergia che ha portato anche a nuove avventure imprenditoriali all’insegna della filiera corta e che porterà Unimed ad avviare la produzione di tubi in silicone, Fep e Ptfe per il settore medicale oltre a mascherine chirurgiche e maschere facciali di tipo FFP2 NR a marchio CE. Il quantitativo del primo ciclo di produzione, circa 10.000 mascherine, sarà donato all'Aat 118 di Bergamo, la provincia più colpita dalla pandemia.

Fare impresa in tempi di Covid-19 comporta nuove sfide da superare e per affrontare insieme l’emergenza sanitaria ed economica si attivano meccanismi virtuosi di collaborazione tra imprese. Ripensare il proprio know-how per sopravvivere alla crisi, quindi, ma anche per trovare nuove strade imprenditoriali come quelle seguite da Vittorio Calissi, Amministratore Delegato di Unigasket, che in pieno lockdown ha deciso di riconvertire l'attività e allargare gli orizzonti di mercato del Gruppo di Villongo, nel Distretto delle guarnizioni del Sebino, da oltre 30 anni player mondiale di riferimento nella progettazione e produzione di tubi e guarnizioni industriali in PTFE, Silicone e Polimeri Termoplastici. 

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Investimenti, strategie e nuovi modelli operativi sono così confluiti in Unimed-Pharma Division, la divisione aziendale dedicata al settore medicale, che oltre alla produzione di tubi in silicone, Fep e Ptfe per applicazioni medico-ospedaliere affianca anche quella di mascherine chirurgiche e maschere facciali di tipo FFP2 NR a marchio CE.

Etica imprenditoriale e valorizzazione della filiera corta sono i binari su cui corre la neonata Unimed come spiega Calissi: «Nei mesi scorsi abbiamo accettato l’invito di Confindustria Bergamo ad entrare a far parte della task force formata da 32 aziende del territorio per contribuire alla produzione di mascherine ad uso sanitario realizzate con il tessuto non tessuto (TNT). Ci siamo subito messi in gioco rendendo disponibili la nostra tecnologia ma abbiamo voluto andare oltre. Dopo assidue trattative in pieno lockdown abbiamo infatti acquistato direttamente un impianto, giunto Oltreoceano, per poter produrre le nostre mascherine chirurgiche con tessuto non tessuto proveniente in particolare dalla Valle Seriana, la zona maggiormente colpita dalla pandemia». 

Una produzione che poggia dunque su una filiera a «km 0» a cavallo tra Bergamo e Brescia e che ha portato Unigasket a cogliere le opportunità del territorio, uno dei più ricchi per capacità di innovare e «andare oltre»: «Abbiamo messo tutta la volontà tipica di noi bergamaschi e creato un reparto produttivo di 400 mq con ambiente sterile idoneo alla produzione di mascherine chirurgiche, racconta Calissi -. Il quantitativo del primo ciclo di produzione, circa 10.000 mascherine, sarà donato all'Aat 118 di Bergamo, la provincia più colpita dalla pandemia. Come capacità siamo strutturati per poter produrre fino a un milione di mascherine al mese».

«Abbiamo quindi omologato due tipologie di prodotti: la mascherina chirurgica Unimed R2, dispositivo medico di tipo II e con tre strati protettivi (elevata filtrazione antibatterica, conformazione comoda, materiali anallergici), e la Unimed F3, di colore bianco e dispositivo medico di tipo IIR che garantisce a chi la indossa un’ottima protezione da agenti microbici, resistenza allo splash test (spruzzi) e una minima resistenza al flusso respiratorio – spiega Alessandro Rossi,  Direttore commerciale di Unigasket -. L’idea ora è di non fermarsi alle mascherine chirurgiche ma di applicare la stessa tipologia anche alle FFP2: l’iter procedurale di omologazione da parte di Inail è più lungo ma contiamo di essere pronti per metà settembre. La maschera semifacciale FFP2 senza valvola sarà realizzata in conformità alla normativa UNI EN 149:2001 e consente la filtrazione di polveri e particelle volatili solide (non oleosi) e liquide (sostanze oleose) sospese in aria, idonea quindi per tutti gli ambienti di lavoro dove è difficile mantenere un distanziamento sociale».

E sul futuro di Unimed, Calissi non ha dubbi: «Unigasket era già orientata a entrare nel settore medicale: con questo investimento di oltre 500 mila euro abbiamo avviato la produzione di mascherine in ambiente sterile e a breve introdurremo anche la produzione di tubi in silicone, Fep e Ptfe destinati a diverse applicazioni per il settore medicale e ospedaliero: dalle pompe per l'alimentazione all'equipaggiamento diagnostico e dispensatore di medicinali, dai tubi trasferitori di fluidi usa e getta alle guarnizioni di filtro, fino alle macchine per dialisi».

Le autorità presenti all'inaugurazione di Unimed-Pharma Division

Al varo della nuova divisione Unimed al servizio del settore medicale, presentata martedì 28 luglio presso il quartier generale di Unigasket a Villongo, nel cuore del distretto delle Guarnizioni del Sebino, erano presenti – oltre all’a.d Vittorio Calissi e ad alcuni rappresentanti della holding Palladio Finanziaria – autorità e istituzioni: l’eurodeputato Massimiliano Salini, membro della Commissione per il commercio internazionale e della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia; il sindaco di Villongo, Mariella Ori Belometti; il primo cittadino di Credaro, Adriana Bellini; il presidente di Confindustria Bergamo, Stefano Scaglia; il presidente dell’Associazione produttori guarnizioni del Sebino, Ercole Galizzi, realtà con sede a Sarnico che conta una quarantina di aziende associate, 3.500 addetti e un giro di affari complessivo superiore agli 850 milioni di euro.

Il Gruppo Unigasket – circa 380 addetti – è attivo nella produzione di tubi e guarnizioni industriali in PTFE, silicone, polimeri termoplastici ed elastomeri di ogni tipologia. I suoi prodotti trovano applicazione nelle industrie dell’automotive, delle macchine per il caffè, dei forni e altri elettrodomestici, dell’oleodinamica e delle automazioni industriali. Unigasket dispone di stabilimenti produttivi e logistici in Italia, Stati Uniti, India, Paesi scandinavi, Spagna, Cina, Germania, Polonia, Romania e Repubblica Ceca. Fondato nel 1987 da Vittorio e Danilo Calissi, nel 2018 il Gruppo è stato acquisito dalla holding Palladio Finanziaria (Pfh) che ha comprato il 75% del capitale di Unigasket che ha chiuso il 2019 superando i 60 milioni di euro di fatturato aggregato, con un +5% sull’esercizio precedente, di cui oltre la metà realizzato all’estero (Usa, Germania e Spagna i Paesi di maggiore interesse).

Nel 2020 nasce Unimed-Pharma Division, la divisione aziendale dedicata al settore medicale, che oltre alla produzione di tubi in silicone, Fep e Ptfe per applicazioni medico-ospedaliere affianca anche quella di mascherine chirurgiche e maschere facciali di tipo FFP2 NR a marchio CE. Il know how aziendale poggia sullo storico legame e la collaborazione con le aziende del Distretto della «O-ring Valley» del Sebino, dove lo scambio di materie prime, la fornitura di stampi e le competenze tecniche condivise sono un ulteriore marchio di fabbrica. Tra tubi in politetrafluoroetilene (Ptfe), tubi termoplastici, profili in silicone, in gomma, guarnizioni, nastri in Ptfe e flangiflon, ogni prodotto Unigasket viene realizzato partendo da materie prime selezionate, in grado di soddisfare le esigenze di diverse applicazioni. La qualità è garantita dalla lavorazione accurata di macchinari all’avanguardia, dalle competenze delle risorse umane e dai controlli meticolosi. L’azienda è certificata Iso 9001-2015 e Iso 14001:2015.

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