Cronaca

Economia e Politica

Cultura

Turismo

Sport

Giovani&Scuole

Eventi

Rubriche

La Redazione

Valle Imagna

Valle Brembana

Dal rifugio Capanna 2000 al Curò, tornano le escursioni per trapiantati

Torna anche nel 2019 il progetto “A spasso con Luisa” con nuove escursioni in montagna per i trapiantati che vogliono migliorare il proprio benessere mentale e fisico.
3 Gennaio 2019

Torna anche nel 2019 il progetto “A spasso con Luisa” con nuove escursioni in montagna per i trapiantati che vogliono migliorare il proprio benessere mentale e fisico, in compagnia dell’esperto del CAI di Bergamo, Silvio Calvi, trapiantato di fegato.  

Sono 8 le facili escursioni in programma, una ogni due settimane, nelle domeniche dal 31 marzo al 30 giugno. L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, è dedicata a Luisa Savoldelli, trapiantata di fegato e grande appassionata di montagna. Si inizia con il rifugio Parafulmine, per poi passare al rifugio Magnolini, e poi ancora al monte Poieto, al rifugio Capanna 2000, al rifugio Giampace, alla Baita Cardeto e al rifugio Curò. L’ultima escursione sarà sulle Dolomiti Bellunesi, il weekend del 29 e 30 giugno, al rifugio Tissi. 

Per iscriversi basta compilare il form di adesione disponibile ai CUP di Torre 4, Torre 5 e Torre 6 dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e sul sito web dell’ASST Papa Giovanni XXIII e restituirlo al Sig. Gianni Alfieri da lunedì a giovedì dalle 8 alle 12 al quarto piano della torre 4 (Segreteria A), oppure inviarlo compilato a mezzo e-mail a [email protected] o [email protected] L’iscrizione è aperta ai trapiantati, che possono impegnarsi a partecipare a tutte le escursioni oppure in maniera saltuaria, ma anche ai loro familiari e amici e agli operatori della ASST Papa Giovanni XXIII. La partecipazione è gratuita. Sono escluse le spese di trasporto.

I trapiantati dovranno poi seguire, con tempi e modalità indicate dal Centro di Medicina dello Sport del Papa Giovanni, le verifiche necessarie ad accertare l’idoneità all’attività sportiva e a valutare il miglioramento del proprio stato di salute grazie all’attività sportiva. La valutazione dello stato psicofisico è invece affidato alla Psicologia del Papa Giovanni XXIII.

Il progetto fa parte infatti del protocollo di ricerca “Trapianto e adesso sport” promosso dal Ministero della Salute e dal Centro Nazionale Trapianti, in collaborazione con l’Istituto Superiore di sanità e con le associazioni dei pazienti trapiantati, dove il Centro di Medicina dello Sport del Papa Giovanni XXIII è stato identificato come centro di riferimento per la Regione Lombardia.

Scopo dello studio è proprio quello di capire se la pratica costante di certi esercizi e determinati programmi di allenamento possano essere considerati delle vere e proprie terapie, capaci di tenere sotto controllo lo sviluppo del grasso corporeo e di favorire la ripresa psico-fisica del paziente trapiantato, con effetti positivi sulla sopravvivenza dell’organo.

Lo scorso anno ha visto la partecipazione di una ventina di trapiantati, che hanno portato a termine con gioia e soddisfazione le escursioni sulle montagne bergamasche – ha commentato Mariangelo Cossolini, responsabile del Coordinamento prelievo e trapianto dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. I dati dello studio nazionale su sport e trapianti, per il quale siamo referenti regionali, dimostrano che l'attività sportiva dei trapiantati non solo è possibile ma anche auspicabile. E’ infatti dimostrato che fare sport migliora la salute e allunga il periodo di buon funzionamento dell'organo trapiantato”.

Per maggiori informazioni, scrivere a [email protected] oppure a [email protected] .

Ultime Notizie

X
X
linkcross