Un’altra domenica senza trasporto pubblico per la Valle Brembana e il Comune di San Pellegrino Terme che ora valuta di intraprendere azioni legali nei confronti dell’Agenzia del trasporto pubblico per interruzione di trasporto pubblico.
“Per la seconda domenica consecutiva – scrive in una lettera aperta condivisa su Facebook il vicesindaco di San Pellegrino Vittorio Milesi – registriamo con sconcerto e rabbia la cancellazione di tutte le corse del servizio di trasporto pubblico che interessano la Valle Brembana.
Nella giornata odierna (domenica 23 gennaio per chi legge ndr) – prosegue la missiva – sono nuovamente pervenute vibrate lamentele e proteste di turisti e residenti che per studio, lavoro ad altro sono nella necessità di spostarsi da e verso Bergamo. Nonostante la situazione fosse stata denunciata e quindi ampiamente nota a tutti, coloro che hanno la responsabilità di garantire questo fondamentale servizio pubblico, con una leggerezza e superficialità disarmanti e imperdonabili, non hanno neppure tentato di limitare le gravi difficoltà e disagi che la situazione determina, garantendo almeno alcune corse nell’arco della giornata.
L’emergenza sanitaria non può costituire il comodo alibi per giustificare la totale cancellazione del servizio di trasporto pubblico festivo. Per questa ragione, vista la gravità della situazione e la completa mancanza di volontà a trovare delle soluzioni, valuteremo insieme ad altri Enti Locali, la possibilità di presentare alla competente Autorità Giudiziare, una denuncia per interruzione di pubblico servizio”.
Sui social anche la testimonianza del vicesindaco di Sant’Omobono Terme, Demis Todeschini, residente a San Pellegrino: “Incontro una coppia di turisti francesi che desolamente aspettano il pulman per andare a Bergamo e poi in Aereoporto dopo un week end alle Terme. Spiego che non c’è nessun pullman e che devono chiamare il taxi. Lui per l’arrabiatura non vuole farsi fotografare. Bel biglietto da visita per il turismo delle nostre valli. E dall’ente Provincia tutto tace, scusate è una cosa imbarazzante ed inaccettabile”.