L’Istituto Superiore San Pellegrino Terme festeggia i 60 anni dalla sua fondazione. La scuola onorerà l’importante traguardo martedì 23 maggio, con una giornata di celebrazioni. “Il nostro Istituto – spiega la dirigente Giovanna Leidi – è conosciuto in tutto il mondo grazie alla testimonianza della qualità del lavoro dei nostri diplomati, ormai chef, maître e direttori di albergo … in una parola, ambasciatori del made in Italy e mi piace pensare anche grazie alla professionalità profusa da tutti coloro che, a vario titolo, negli anni hanno lavorato in Istituto”.
Il programma prevede: al mattino – dalle 08:30 alle 12:00 – ci apriremo al territorio per accogliere chiunque voglia visitare la scuola, accompagnato dagli studenti con prenotazione obbligatoria a questo link. Il pomeriggio – dalle ore 14:30 alle 18:00 – Convegno “Modello San Pellegrino: come la comunità si prende cura dei giovani in crescita” presso il Casinò di San Pellegrino con prenotazione obbligatoria a questo link.
La sera, ore 19:30, con la “Cena delle Stelle” presso l’Istituto Superiore San Pellegrino, cena su invito della Dirigente. “Ringrazio anticipatamente chi si unirà ai festeggiamenti dell’Istituto Superiore San Pellegrino – conclude la dirigente – previa iscrizione agli eventi. L’invito alla cena sarà consegnato ai collaboratori della scuola, enti, associazioni, istituzioni del territorio o benefattori che con il proprio contributo rendono possibile la giornata”.
LA STORIA DELL’ISTITUTO
La diffusione sul territorio nazionale degli istituti alberghieri è una diretta conseguenza del cosiddetto “miracolo economico” italiano degli anni cinquanta-sessanta del secolo scorso, quando con il diffondersi del turismo di massa, nasce la necessità di qualificare il personale per l’industria alberghiera nei settori della cucina, sala, ricevimento e amministrazione. Nei primi anni ’60 il governo avvia una politica di scolarizzazione che comprende soprattutto la diffusione della Scuola Media dell’obbligo e il rafforzamento degli Istituti Professionali fino ad allora poco considerati all’interno dell’ordinamento scolastico, dopo i Licei e gli Istituti Tecnici.
L’unica scuola alberghiera che esisteva prima degli anni Sessanta in Italia era quella di Stresa, fondata nel 1938. Negli anni ‘60-‘70 sorgono in Italia una ventina di Istituti Professionali Alberghieri di Stato, IPAS, quasi tutti collocati in cittadine turistiche-termali: 1961 Salsomaggiore Terme; 1963 Riva del Garda; 1966 Bormio/Chiavenna. Seguiranno Fiuggi, Vibo Valenza, San Benedetto del Tronto, Senigallia. Ovviamente non poteva mancare San Pellegrino Terme la “Regina delle acque” del Novecento e, infatti, nel 1962 venne istituito l’IPAS di San Pellegrino Terme, grazie anche all’interessamento dell’amministrazione comunale guidata dall’on. Francantonio Biaggi e del Parroco, Mons. Lorenzo Dossi, entrambi convintissimi della necessità di aprire una scuola alberghiera per il bene della cittadina e della Valle Brembana.
Settembre 1962: suona la prima campanella nelle aule della Villa Emilia, (un edificio ultimamente demolito) sede della scuola e del convitto: una classe prima di 19 ragazzi e ragazze, sezione Sala e Bar, quasi tutti figli di albergatori e ristoratori provenienti dalle varie parti della provincia, dalla Valle Brembana, da San Pellegrino Terme. Il corso è biennale. Per l’iscrizione gli studenti dovevano essere in possesso del diploma di Licenza media o di Avviamento Professionale; in mancanza di titolo di studio, bastava avere compiuto 21 anni. Non si dimentichi che, in quei tempi, la maggioranza dei ragazzi terminava gli studi con la quinta elementare. Considerata la rete dei trasporti di quei tempi.
Nel 1964 ottengono la qualifica i primi sette studenti. Nell’anno seguente viene istituito il triennio per le sezioni Cucina, Sala/Bar, Amministrazione/Ricevimento. Come tutti i professionali statali di allora, la scuola aveva un Consiglio di Amministrazione autonomo; il primo presidente è stato il prof. Carantani, la prima preside la prof.ssa Licini, proveniente dall’Avviamento professionale di San Pellegrino Terme. I costi di gestione dell’edificio erano a carico del Comune. La scuola aveva sempre bisogno di trovare nuovi spazi ed il convitto maggiori posti-letto. L’edificio comunale di via Baroni (dove attualmente si trova la cooperativa “In cammino”) accolse diverse classi, così come fecero in seguito l’oratorio, il piano terra della Media, il Centro Civico, il salone dell’Hotel Palazzolo.
Nell’anno scolastico 1974/75 il trasferimento nel nuovo edificio di viale della Vittoria, inaugurato il 6 Aprile 1975; costruito secondo gli standard di allora per 300 studenti, nel corso degli anni, con divisorie, aggiunte, tavolati definitivi e provvisori, sarebbe arrivato ad accoglierne più di mille. Per il convitto maschile, al quale si aggiungerà quello femminile alla fine degli anni Novanta, la situazione rimase sempre provvisoria: Villa Emilia, Hotel Roma, Hotel Commercio, Hotel Moderno, Albergo Italia.
A settembre 2010 parte la “Riforma Gelmini” e gli istituti professionali diventano quinquennali; in particolare per l’IPSSAR le articolazioni e le opzioni attivate sono: Articolazione ” Enogastronomia”, Articolazione ” Sala e Vendita”, Articolazione ” Accoglienza Turistica” e Opzione “Prodotti Dolciari e Industriali”. Poi a settembre 2019 si amplia ancora l’offerta formativa dell’Istituto con l’attivazione dell’indirizzo “Turismo” dell’Istituto Tecnico Economico e l’Istituto assume la denominazione di “Istituto Superiore di San Pellegrino Terme”.
In 60 anni, sono cambiati i contenuti, i metodi, i programmi di insegnamento come in tutte le scuole. In particolare, per quanto concerne gli istituti professionali, sono state ridotte le ore dedicate alle discipline tecnico pratiche; tuttavia sono stati introdotti i percorsi obbligatori di Alternanza Scuola- Lavoro e, soprattutto, si è passati dalla trasmissione dei contenuti, al lavoro sulle competenze. L’IPSSAR di San Pellegrino ha sempre mantenuto, pur con i cambiamenti normativi succedutisi, un’attenzione costante ai contatti col territorio e alle opportunità di miglioramento professionale. Frequentemente gli insegnanti e gli allievi sono usciti, ed escono ancora, dalle cucine, dalle sale, dalle aule per supportare incontri, convegni, manifestazioni di enti esterni in valle e provincia o per partecipare a concorsi presso altre scuole alberghiere nelle diverse regioni italiane. Indimenticabile l’impegno, per più di due mesi, nella gestione della mensa di 1.600 pasti giornalieri a Lioni, in occasione del terremoto dell’Irpinia nel 1980.
Tanti grandi chef si sono formati a San Pellegrino, per citarne alcuni di loro non si può non ricordare Martino D’Antonio di Cisano, capo chef all’”Opera Bombana” di Pechino, uno dei più noti della Cina, quindi Alberto Gianati da Olmo al Brembo, ora a “Casa Italia” a Porto Rico e cuoco alla Notte degli Oscar di Los Angeles. Ancora, Carlo Marengoni di Bergamo, chef al “The Fullerton hotel” di Singapore, e poi Luciano Pellegrini da Capizzone a Las Vegas, o Valentino Pellegrini oggi a San Diego e Stefano Terzi a New York. Per continuare con Giancarlo Morelli, allievo di Alain Ducasse, chef-imprenditore. Da ultimo ricordiamo Francesco Gotti e Andrea Tiziani, vincitori nel 2018 delle medaglie d’oro e d’argento con la nazionale Italiana Cuochi ai mondiali svoltisi in Lussemburgo. C’è chi, invece, dopo l’Alberghiero di San Pellegrino grazie alla cucina, è diventato un volto noto della televisione, come Andrea Mainardi (“La prova del cuoco” e “Il Grande fratello”), Francesca Marsetti, anche lei alla “La Prova del cuoco”e anche Luca Cinacchi e Mirko Ronzoni, volti noti dello schermo televisivo per la trasmissione Hell’s Kitchen Italia. Nico Tomaselli, di Bergamo, invece, è direttore della sede Lindt a Boston negli Stati Uniti.
Ultime Notizie
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L’Istituto IPPSAA è molto prestigioso. Mi permetto di suggerirvi di ricordare anche FEDERICO COMACCHIO oggi Executive Chef con il suo Ristorante GIOIA a CHICAGO.
Uno chef molto bravo che è apparso in parecchi programmi televisivi per presentare i suoi piatti e l’ITALIA in Chicago, U.S.A.
Ha ospitato nel suo ristoranti, musicisti famosi e attori del cinema Americano. Tutti apprezzano la Sua cucina. Complimenti ancora. -
Abbiamo tanti luoghi di studi con nomi di ragazzi uscenti da queste scuole che girano nel mondo, e vanno sostenuti, cosi dovrebbe essere anche per altri tanti Istituti con la possibilità di imparare mestieri di artigianato che in tanti comuni non esistano più.
In Umbria dove vivo da mezzo secolo, quando i ragazzi andavano in queste scuole , erano definiti con poca voglia di studiare.( scuola meglio definita dei somari)
Ora, ogni tanto leggo che si cerca personale qualificato introvabil