Fuipiano Valle Imagna è, di fatto, rimasto isolato per cinque giorni durante una buona parte del giorno. È quando denuncia Luigi Diego Eléna, primo cittadino del paese che, a causa dei lavori stradali di manutenzione alla SP18, soffre di disagi alla circolazione.
“Il disagio riguarda soprattutto la mobilità dei pullman di Arriva Italia a causa della provinciale chiusa dalle 8.15 alle 12 e dalle 13.15 alle 17 dei giorni dal 15 al 19 gennaio. Gli orari delle corse non possono essere cambiati, la ditta di trasporti si è accordata con la Provincia e ha detto che lascia i passeggeri a Brumano o a Disdiroli: ma poi chi va a prenderli?” e c’è un altro problema: “La strada per Brumano (che collega Fuipiano ndr) non è collaudata, Arriva Italia non può far passare un bus perché non si prende la responsabilità”. Una situazione kafkiana, per il sindaco del piccolo Comune della Valle Imagna.
“Questo vuol dire che noi, come comune di Fuipiano, siamo bloccati. È facile anche che si blocchino pompieri, Croce Rossa eccetera. A questo punto dovrebbero cambiare il sistema di chiusura, con orari diversi. Oppure si trova una soluzione al fatto che non è collaudata la strada di Brumano. Ciò che resta è che hanno demandato i cittadini ad andare a prendere le persone lasciate a piedi, ma se passano da Brumano il rischio è il loro. Quello che mi preoccupa è che al km 26, dove ci sono i lavori, questi si faranno per 15 metri, ma ne restano altrettanti. Vuol dire che, quando avranno riappaltato i lavori, rischiamo la beffa per due volte. Il Comune – aggiunge Eléna – ha un pulmino, che però può fare determinati servizi: non possiamo sostituire Arriva Italia nemmeno con la buona volontà. Il problema di passare da Brumano resterà anche dopo, perché appunto la strada non è collaudata”.

Il problema della SP 18, del resto, è noto da molto. “Sono tre anni che amministriamo Fuipiano, e già la settimana dopo che sono stato insediato sono andato a portare il problema della SP 18, che però passa per la maggior parte per Locatello. Quando sono andato dal presidente della Provincia, lui ha verificato quali fossero i lavori da fare e noi abbiamo provveduto a segnalare gli interventi: la situazione è conosciuta, ma loro hanno sistemato con qualche rattoppo, ma è come rattoppare un vestito liso che si strappa al primo colpo. Le promesse sono state tante, soprattutto di sistemare quei chilometri disastrosi: io interpello e mi muovo; essendo anche un Comune turistico il disagio è elevato” e ricade tutto sulle spalle dei cittadini, tagliati fuori da due parti.
“Io ho parlato con Arriva, e loro mi hanno detto che questi sono i problemi, loro si limitano a fare il servizio che hanno proposto, ma serve andare a prendere le persone. Da un lato la Provincia non apre la strada, Arriva non tiene i mezzi fermi e dunque, o si scende prima o a Brumano, ma da lì la strada non è collaudata: la responsabilità a quel punto è scaricata al privato cittadino, ma non si limita a questo periodo, tanto si ripeterà con i prossimi lavori, è già un’emergenza annunciata”.