La funicolare di San Pellegrino – pronta da più di due anni, ma la cui inaugurazione è stata rallentata dalla burocrazia – dovrà attendere la prossima primavera prima di poter (ri)partire.
A procrastinare nuovamente l’apertura i collaudi: effettuati un anno fa, sono ormai scaduti e nei giorni scorsi sono stati già ripetuti quelli interni ad opera della società Leitner di Bolzano, che si è occupata della riqualificazione dell’impianto (costato circa 5 milioni di euro e finanziato da Regione Lombardia).
Nei prossimi giorni verranno effettuati i collaudi ministeriali. Poi la funicolare potrà riaprire al pubblico? Non ancora, Amministrazione comunale e gestore (la Sacif di Marco Calvetti di Piazzatorre – che gestisce anche delle seggiovie a Foppolo) sono concordi nell’attendere la primavera, in quanto un’apertura ora potrebbe rivelarsi controproducente per via della situazione sanitaria e del periodo di festività.
“La soluzione migliore – spiega a L’Eco di Bergamo Vittorio Milesi, vicesindaco di San Pellegrino Terme – è attendere la prossima primavera, quando anche le condizioni climatiche saranno più favorevoli”.
A 31 anni dall’ultima corsa, la rinnovata funicolare che da viale della Vittoria porta in località Vetta vanta carrozze e rotaie nuove di zecca che corrono lungo un unico binario, raddoppiando a metà della salita, videosorvegliato e illuminato. Salita non indifferente, dal momento che il percorso si articola su poco più di 700 metri, con un dislivello di quasi 300 metri e un tempo di salita stimato a 210 secondi – poco più di tre minuti e mezzo – mentre la portata massima oraria è di 315 persone a carrozza.