Gli orfani ucraini restano (tutti) a Rota d’Imagna, per i rimborsi ci sarà un decreto ad hoc

In seguito all'incontro in Prefettura di mercoledì 13 aprile sull'emergenza orfani ucraini a Rota d'Imagna arrivano le prime rassicurazioni sul lato economico: verrà messo nero su bianco un decreto ad hoc per un rimborso di 45 euro al giorno a bambino che arriverà dunque dal Governo.
15 Aprile 2022

In seguito all’incontro in Prefettura di mercoledì 13 aprile sull’emergenza orfani ucraini a Rota d’Imagna arrivano le prime rassicurazioni sul lato economico: verrà messo nero su bianco un decreto ad hoc per un rimborso di 45 euro al giorno a bambino che arriverà dunque dal Governo.

Presenti all’incontro il presidente dell’Ambito distrettuale Valle Imagna-Villa d’Almè Gianbattista Brioschi, i sette sindaci coinvolti in questa fase, la presidente del Tribunale dei Minori di Brescia, Cristina Maggia, il Prefetto di Bergamo Enrico Ricci, il procuratore generale, il Questore e, collegati in video conferenza, Claudia Moneta di Regione Lombardia e il console ucraino di Milano.

Niente divisione dei ragazzi in gruppi da 13/15 componenti: il Tribunale dei Minori ha inviato a Rota d’Imagna un suo delegato, il giudice onorario Gennaro Esposito, il quale ha constatato le buone condizioni dei ragazzi e ha stabilito che al momento i ragazzi non vadano separati. Per questo motivo è stato deciso dal giudice Esposito che gli orfani ucraini resteranno a Rota d’Imagna, a Bedulita e a Pontida.

Resta da sciogliere il nodo dell’hotel Posta, omologato per 60 persone, ma che al momento ne ospita circa 100. Il Comune di Rota d’Imagna ha fatto sapere che si impegnerà ad individuare sul territorio un’altra struttura adeguata ad accogliere una parte dei ragazzi che attualmente si trovano al Posta.

“Un passo in avanti rispetto alle richieste fatte. Vorremmo vedere il decreto scritto nero su bianco, ma ci stanno lavorando e lo stesso Prefetto ci ha dato rassicurazioni in merito – spiega Gianbattista Brioschi, presidente dell’Ambito distrettuale Valle Imagna-Villa d’Almè.

Ma servono risorse in più anche sul fronte operativo, evidenzia Brioschi: “Ho fatto presente al Tribunale dei Minori che la nostra tutela minori d’Ambito, che eseguiamo tramite l’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona Valle Imagna-Villa d’Almè, è già impegnata sui casi dei minori dei 20 Comuni e quindi servono risorse e personale in più. Chiederemo una percentuale del fondo nazionale sanitario e regionale, che tutti gli anni viene corrisposto ai 14 Ambiti, per la tutela di questi ragazzi. Se arriveranno, questi fondi li useremo per assumere qualche assistente sociale in più“.

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