Green Pass illimitato per chi ha fatto booster o guariti con due dosi: le nuove misure

Il nuovo decreto prevede disposizioni che vadano a tutela dei vaccinati, verso una lenta e graduale riapertura del Pese. La Lega però ritiene che le nuove disposizioni creino enormi spaccature e discriminazioni all’interno, specialmente, del mondo dei più piccoli.
3 Febbraio 2022

Approvato ieri, 2 febbraio, il nuovo decreto che prevede la fine delle restrizioni anche in zona rossa per i vaccinati. Approvato sì, ma senza il voto della Lega che ritiene discriminatorie alcune misure adottate, come la Dad prevista esclusivamente per i non vaccinati.

La volontà del presidente del Consiglio è quella di intraprendere un percorso di riapertura del Paese che tenga conto dell’andamento della curva epidemiologica che, secondo le dichiarazioni del ministro della Salute Roberto Speranza, si sta gradualmente riducendo grazie all’efficacia dei vaccini. Con l’approvazione del decreto si amplia quindi la divergenza tra chi sostiene apertamente le nuove norme e chi, invece, ritiene che vadano a penalizzare solo alcune categorie, isolandole.

Le disposizioni appena varate prevedono che il Green Pass ottenuto dopo la terza dose o dopo la guarigione avvenuta in seguito alla conclusione del ciclo vaccinale primario non abbia limitazioni di durata e che le restrizioni imposte durante un’eventuale zona rossa non andranno a gravare sui vaccinati.

Per quanto riguarda la scuola, invece, le regole sono più complesse e tengono in considerazione le diverse casistiche: nelle scuole per l’infanzia si prosegue con la didattica in presenza fino a 4 casi di positività, dopo il quinto caso sono previsti cinque giorni di sospensione; nella scuola primaria fino a 4 casi di positività possono seguire le attività in presenza i docenti e gli alunni che abbiano compiuto i sei anni d’età, tutti rigorosamente provvisti di mascherina FFP2. Dopo il quinto caso in presenza anche chiunque abbia concluso il ciclo vaccinale, che sia guarito o che abbia effettuato la dose di richiamo, tutto da meno di 120 giorni; in Dad per cinque giorni, invece, gli altri. Nella scuola secondaria di primo e secondo grado con un caso di positività tra gli alunni, l’attività prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo della mascherina FFP2 da parte di alunni e docenti; dai due casi in su valgono le stesse disposizioni in vigore nella scuola primaria.

Il tema della scuola, ha dichiarato il ministro della Salute, “è stato quello più rilevante, su cui c’è stata la discussione più significativa nel nostro Consiglio dei ministri. Sulla scuola abbiamo fatto scelte molto forti”. 

La Lega non ha approvato il decreto ritenendo discriminatorie le misure adottate: “Pur condividendo le misure di apertura contenute nel decreto approvato in Cdm, in coscienza non potevamo approvare la discriminazione tra bambini vaccinati e non vaccinati. I dati ci dicono, per fortuna, che i contagi scendono quotidianamente e nostro dovere è lavorare con determinazione alle questioni concrete per risolvere i problemi del Paese”. Così hanno affermato i ministri della Lega, Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia ed Erika Stefani dopo il via del Cdm libera al decreto.

Fonte: Adnkronos

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