Una scrittrice in erba, giovanissima, ma dalle capacità di pensiero e di scrittura già straordinarie. Lei è Greta Todeschini, 19enne di Berbenno, che con il suo libro “Il labirinto di Zugzwang” ha partecipato, nei giorni scorsi, alle semifinali della 28esima edizione del Premio Campiello Giovani, il più importante concorso letterario italiano riservato agli aspiranti scrittori fra i 15 e i 22 anni, promosso da Fondazione Campiello e Confindustria Veneto.
La giovane autrice non è stata selezionata per le finali, ma la gioia di aver raggiunto le semifinali (solo 25 su ben 206 ce l’hanno fatta) è comunque tanta, come ci racconta lei stessa: “Arrivare alla semifinale del Premio Campiello Giovani ha rappresentato per me un’esperienza inattesa e meravigliosa, un’opportunità per dare voce a una storia che ho amato scrivere, ma soprattutto, la possibilità di confrontarmi con altri ragazzi e ragazze che condividono la mia stessa passione per la scrittura. Non saprei definire un preciso punto d’inizio da cui è scaturita questa passione – prosegue la giovanissima scrittrice – forse è nata proprio nel periodo della quarantena, qualche anno fa. Ma la considero più una genesi graduale, nutrita dal desiderio di mettere su carta le mie idee ed emozioni, e dall’umile tentativo di scavare nella realtà. Di grande ispirazione mi sono poi stati diversi autori della letteratura italiana ed europea, che il mio percorso di studi mi ha permesso di conoscere. Frequento infatti l’ultimo anno di liceo linguistico presso l’Istituto David Maria Turoldo di Zogno.
Il mio racconto si intitola “Il labirinto di Zugzwang”. È la storia di un giovane errante, Arthur, che si trova improvvisamente immerso in un labirinto i cui ingranaggi funzionano secondo una logica particolare, che deriva dal significato del termine tedesco Zugzwang, ovvero ‘costrizione a muovere’. Ogni mossa al’interno di questo labirinto è infatti obbligata, necessaria, trascinata da una cieca forza irrazionale, che è assimilabile alla volontà di vivere schopenhaueriana. Ecco che il protagonista, smarrito, cerca la salvezza in ogni angolo e, anche attraverso l’incontro con altri individui erranti, tenta di scavare in questo enigma fatto di rovi inestricabili, che può essere letto come metafora dell’esistenza. Il mio obiettivo era quello di delineare un mondo altro dall’atmosfera sognante, ma concreta, un universo fatto di smarrimento e di illusioni, ma anche di amore e speranza”.
A “scovare” e dare il giusto riconoscimento (alla faccia del “nemo propheta in patria”) a questo giovane talento berbennese il consigliere comunale Manuel Locatelli: “Greta è per noi berbennesi motivo di grande orgoglio, è bello sapere che nel nostro Comune ci sono ragazzi con queste capacità e talento. È di grande ispirazione per tutti noi e per questo motivo, grazie ai ragazzi della Commissione Cultura, le abbiamo organizzato un evento di presentazione del suo libro venerdì 12 maggio”.
Lo stesso Locatelli sarà il moderatore dell’evento in programma per Greta Todeschini, e organizzato dalla Commissione Cultura di Berbenno, in programma venerdì 12 maggio alle ore 20.45 presso la Biblioteca del paese, durante il quale la giovane autrice presenterà il suo libro e racconterà della sua esperienza al concorso letterario.