Sei una neo mamma? In Valle Imagna ostetrica a domicilio (gratis) e centri per la famiglia

L'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè nell'ambito del progetto 'Crescere Insieme in Valle' porta il servizio dell’ostetrica a domicilio e uno spazio in cui incontrarsi per le neo mamme.
23 Gennaio 2020

Le nascite in bergamasca – come nel resto del Paese – continuano a calare, e nelle valli la situazione è ancora più preoccupante. Dall'Azienda Speciale Consortile Valle Imagna-Villa d'Almè – ente che gestisce gli interventi educativi e sociali nell'Ambito territoriale omonimo – arriva un piccolo incentivo, che se, forse, non cambierà le sorti demografiche dei prossimi anni perlomeno potrà rendere la vita di mamma e papà un po' più facile: il servizio dell’ostetrica a domicilio e uno spazio in cui incontrarsi per le neo mamme.

Una vera e propria novità per le famiglie della Valle Imagna, che non dovranno sostenere alcuna spesa per questo servizio. L'ostetrica a domicilio è parte di “Crescere Insieme in Valle”, un più ampio progetto di contrasto alla povertà educativa selezionato e finanziato da Impresa sociale Con i Bambini, Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus, Comunità Montana Valle Brembana e BIM.

A coordinare il servizio ostetrica a domicilio e diverse altre azioni del progetto “Crescere Insieme in Valle” per la fascia 0-6 anni (ci sono anche le fasce 7-13 e 14-17 anni) è l'educatrice Eleonora Manzoni. “Già da circa tre anni, per ASC – spiega Manzoni – mi occupo del raccordo dei servizi per l'infanzia come asilo nido, spazio gioco, scuola infanzia, sezione Primavera. Un tavolo di coordinamento dove insieme ai referenti dei vari servizi definiamo alcune strategie. Ed è da questi incontri, anche confrontandoci con i genitori dell'Ambito Valle Imagna-Villa d'Almè, che si è sviluppato il progetto della fascia 0-6 anni”.

“Il servizio ostetrica a domicilio è attivo già da ottobre (numero dedicato 333.1437640 ndr)– prosegue Manzoni – Nel nostro Ambito territoriale c'è un consultorio a Villa d'Almè che fatica però ad assorbire tutte le richieste”. Ma come funziona il servizio di ostetrica a domicilio? La famiglia prenota la visita della professionista comunicando la data presunta del parto e, successivamente, comunica l'avvenuto parto. “Entro 2-3 giorni dalla dimissione dall'ospedale della mamma – spiega Manzoni – , c’é la visita dell'ostetrica, che un po' dà una mano per aiutare la neomamma affaticata da allattamento e altre attività legate alle prime fasi della genitorialità. E, contemporaneamente, si cerca di agganciare la famiglia con i servizi presenti sul territorio”.

Molta attenzione anche alla situazione psicologica della mamma, come evidenzia la responsabile del progetto: “Quando l'ostetrica si reca nella casa della mamma e si accorge che ci sono situazioni di criticità, come ‘baby blues’ o depressione post partum allora viene allertata la psicologa. Anche lei farà visita al domicilio”. Il servizio dell'ostetrica può essere richiesto una tantum, “ma, in caso di necessità, la famiglia può usufruire più volte dell'aiuto”.

Il progetto sta entrando ora nel vivo con i primi interventi. “Credo che 'riportare in vita' una figura come quella della ‘comare’ – spiega l'ostetrica con 15 anni di esperienza Mary Vanotti sia un grande traguardo, se non un piccolo grande sogno che si materializza, oltre ad una grande opportunità per le donne della nostra Valle Imagna. Perché si sa, tutti lo sappiamo, ma forse poco lo dichiariamo, che le donne nell'immediato post nascita, hanno un estremo bisogno di supporto, sostegno, aiuto. Spero che le donne non temano, come spesso succede nella società odierna, dove non c'è più il grande sostegno allargato della comunità, di chiedere aiuto, perché questo non è un segno di debolezza, ma semplicemente accogliere che qualcuno, possa camminarti accanto in questa nuova avventura chiamata maternità”.

“È un segno di vicinanza delle comunità territoriali alle donne che intraprendono l’avventura della maternità, per corrispondere al bisogno di supporto e di condivisone dell’esperienza genitoriale – afferma Gianantonio Farinotti, direttore dell’Azienda Speciale Consortile, partner del progetto Crescere Insieme in Valle – Il servizio in avvio in Valle Imagna sarà diffuso da subito ai paesi dell’oltre Brembo, in modo tale da garantire a tutto il territorio dell’Ambito distrettuale questa bella opportunità”.

Sempre nel solco della fascia 0-6 anni di Crescere Insieme in Valle, nei prossimi mesi si avvierà l’esperienza di due “Centri per la Famiglia”, uno ad Almenno San Bartolomeo e uno a S.Omobono Terme che si occuperanno delle esigenze delle famiglie dal sesto mese di gravidanza fino ai 6 anni di vita del bambino. All'intero di questi luoghi le famiglie troveranno percorsi pre-parto, corsi di massaggio infantile, spazio bebè con educatrice, ostetrica o psicologa, centralino per organizzare le visite domiciliari dell'ostetrica. Per bambini da 1 a 3 anni ci sarà lo spazio gioco con la presenza di un'educatrice. Ci saranno inoltre anche laboratori, probabilmente di sabato e domenica, dentro il Centro Famiglia e anche presso realtà del territorio, come ad esempio in un'azienda agricola.

Non mancheranno poi dei percorsi formativi studiati ad hoc per genitori, docenti, educatori e bambini dei nidi, della scuola dell’infanzia, sezioni primavera paritarie e statali che operano nell’Ambito Valle Imagna – Villa d’Almé. “Finalità del progetto – sottolinea Manzoni – è di favorire all’interno dei contesti familiari e scolastici l’individuazione e la presa in cura precoce e integrata di problematiche che riguardano difficoltà dei bambini nelle fasi di crescita, nei processi di apprendimento e nella gestione delle relazioni al fine di prevenire ritardi o blocchi evolutivi attraverso un’efficace collaborazione fra famiglia, scuola e servizi”.

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