Si è spento Pepi Merisio: con i suoi scatti ha raccontato anche le valli Imagna e Brembana

Si è spento a 90 anni Pepi Merisio, famoso fotoreporter bergamasco che, con i suoi straordinari scatti, ha raccontato un'epoca fra gli angoli nascosti d'Italia e il duro lavoro degli uomini della sua terra.
3 Febbraio 2021

Si è spento a 90 anni Pepi Merisio, famoso fotoreporter bergamasco che, con i suoi straordinari scatti, ha raccontato un'epoca fra gli angoli nascosti d'Italia e il duro lavoro degli uomini della sua terra. Nato a Caravaggio nel 1931, Pepi Merisio muove i primi passi nella fotografia nel 1947 come autodidatta, divenendo ben presto un'icona nel mondo degli scatti amatoriali.

Nel 1956, quasi dieci anni dopo, inizia a collaborare con numerose riviste del settore, ma è nel 1964 che la sua carriera prende la svolta definitiva dopo aver pubblicato su “Epoca”, rivista che lo aveva due anni prima battezzato al professionismo, uno dei suoi più celebri servizi: “Una giornata col Papa”, dedicato a Paolo VI.

Pepi Merisio ha saputo raccontare con l'intensità e la poetica che lo contraddistinguevano la storia del Novecento italiano e bergamasco, focalizzandosi su più tematiche: dai paesaggi e gli angoli più nascosti del Bel Paese alla tradizione popolare contadina, senza dimenticare il mondo cattolico.

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Il grande fotografo ha lasciato il segno del proprio passaggio anche Valle Imagna, dove ha saputo documentare con i suoi scatti l'umanità di una valle in continuo mutamento, anticipando quella che è stata la Grande Trasformazione degli anni Sessanta. E così anche in Valle Brembana, ad esempio a San Pellegrino Terme, “capitale” indiscussa del Liberty dove Pepi Merisio ne ha catturato l'essenza in alcuni scatti dedicati al maestoso Casinò.

L'importanza delle testimonianze che Pepi Merisio ha lasciato al mondo non è passata inosservata. Nel 1988 è stato nominato Maestro della Fotografia Italiana, mentre nel 2007 – dopo oltre un centinaio di libri fotografici pubblicati – la FIAF ha pubblicato il volume “Grandi Autori” a lui dedicato. Nel 2019 il suo ultimo allestimento “a casa”, a Bergamo, dove al museo della Fotografia Sestini si è tenuta la mostra “Guardami”.

Fonte Immagine: MB News

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